Medici dell’australiano Alfred Hospital, di Melbourne, hanno confermato in una sperimentazione clinica condotta su 55 pazienti il legame fra il russare e gli attacchi cardiaci.
L’Unità per lo studio dei disordini del sonno dell’ospedale ha osservato gli effetti sulle funzioni cardiache delle correnti terapie dell’apnea nel sonno.
Il responsabile della sperimentazione Matthew Naughton, che ha
guidato la sperimentazione, ha spiegato alla radio Abc che quando si agisce sull’apnea nel sonno, i pazienti mostrano un miglioramento significativo delle funzioni cardiache e si registra una riduzione dei livelli degli ormoni dello stress.
”Da tempo è stato riconosciuto che le persone che russano in genere soffrono di affezioni cardiache, ma quello che abbiamo dimostrato è che quando si russa le affezioni cardiache si aggravano”, ha dichiarato. ”Abbiamo osservato un miglioramento
significativo nelle funzioni del cuore, oltre che nella qualità di vita delle persone. Abbiamo anche registrato – ha concluso – miglioramenti in fattori variabili, che sono misure indirette delle funzioni cardiache”.