Parte oggi in tutta Italia la campagna di prevenzione promossa dalla Società di Andrologia
con una settimana di visite gratuite in 251 centri andrologici, pubblici e privati. In Emilia-Romagna sono 20 i centri a cui dal 15 al 20 dicembre è possibile rivolgersi per prenotare una
visita telefonando al numero verde.
Nell’edizione dell’anno scorso sono stati 800 gli
emiliano-romagnoli che si sono fatti visitare. L’iniziativa vanta quest’ anno il patrocinio del Ministero della Salute e del Consiglio dei Ministri e in Emilia-Romagna ci si può sottoporre a una visita andrologica gratuita presso i centri di Bologna,
Cesena, Ferrara, Fidenza, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, S. Giovanni in Persiceto e Sassuolo.
Telefonando al numero verde – attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 – o collegandosi al sito
Benesseresessuale, sarà possibile anche ricevere materiale informativo non solo sui disturbi relativi alla sfera della sessualità, ma soprattutto sulle patologie andrologiche.
”La settimana di Prevenzione Andrologica – sottolinea il dott. Massimo Polito, coordinatore della sezione Sia di Marche, Emilia-Romagna e San Marino – intende fare emergere i problemi legati alla sessualità dell’uomo, oltre a favorire una cultura della prevenzione maschile, al pari di quella ormai consolidata nella sfera femminile. Il successo riscosso da questa iniziativa lo scorso anno in Emilia-Romagna ha dimostrato quanto il
benessere sessuale dell’ uomo sia un problema importante, a volte sofferto, e che merita una costante attenzione da parte degli specialisti”.
Anche i dati nazionali confermano il favore del pubblico: lo scorso anno 5.606 uomini si sono rivolti ai centri di riferimento per la visita andrologica gratuita”. Secondo i dati raccolti nella precedente edizione, il 42% si
è sottoposto alla visita per prevenzione, il 33% per problemi andrologici e il 13% per migliorare le proprie conoscenze. Dalle visite compiute è risultato che oltre il 55% era affetto da problemi della sessualità. Il 92,5%, inoltre, ha dichiarato
necessario avere un medico specializzato che sia una figura di riferimento così come il ginecologo lo è per le donne.