”In cinque mesi di applicazione la patente a punti ha perso circa il 10% di efficacia”: lo sostiene Sicurstrada, il Centro europeo della prevenzione e
della sicurezza in e per la strada, che ha elaborato, insieme all’Asaps, i dati diffusi dal ministero dell’Interno.


”Dal primo luglio al 30 novembre (rispetto allo stesso
periodo del 2002) il numero dei morti si e’ ridotto del 18,32%,
quello dei feriti del 22,56%; mentre nel periodo dal primo
luglio al 20 agosto, la diminuzione era, rispettivamente, del
26,1% e del 35,6%.”
Secondo Sicurstrada, ”emerge quindi una chiara tendenza alla
riduzione degli effetti positivi determinati soprattutto dall’
introduzione della patente a punti, che deve essere oggetto di
preoccupazione e di riflessione per tutti”. Esponendo i dati
relativi alla riduzione del numero di morti e feriti,
Sicurstrada contesta anche le cifre fornite pochi giorni fa dal
ministro dei Trasporti Pietro Lunardi: ”Non si comprende – si
legge nella nota – sulla base di quali calcoli il ministro
indichi una riduzione del 32% e del 35%”. Numeri che
Sicurstrada ha invece fissato in 18,32% e 22,56%.
La perdita di efficacia della patente a punti – secondo
Sicurstrada – va cercata ”nell’ esaurimento dell’ effetto
annuncio e della campagna dei media; nell’ alleggerimento delle
sanzioni con interpretazioni piu’ favorevoli agli automobilisti;
nel sistema dei controlli non adeguato; e nell’ inadeguato
stanziamento di fondi per sostenere la riforma”.
Sicurstrada commenta anche la norma che, dal primo luglio
2004, comportera’ l’ obbligo per i minorenni del certificato di
idoneita’ per la guida del ciclomotore: ”Per la sua
applicazione e’ stato disposto un finanziamento del ministero
delle Infrastrutture di soli 500.000 euro, rispetto a un bacino
potenziale, secondo il ministero dell’ Istruzione, di oltre 3
milioni di studenti. Inoltre in Finanziaria non vi e’ traccia
dello stanziamento del 7,5% del monte contravvenzionale che,
secondo la legge, deve finanziare tale novita”’.