”’Dinner party’ di Tondelli è sicuramente uno dei migliori testi italiani del Dopoguerra”: lo afferma convinto il regista Nanni Garella, che sta provando la commedia nel teatro Asioli di Correggio, dove andrà in scena venerdì, coprodotto da Emilia-Romagna Teatro e Stabile di Brescia. Un debutto assoluto, essendo il primo allestimento vero e proprio – a quasi 20 anni dalla stesura – dopo alcune letture sceniche e una ‘mise en espace’.


Una scoperta che risale al 2002, quando il regista cercava un testo contemporaneo da allestire in Albania nell’ambito dei progetti di cooperazione fra Regione Emilia-Romagna, Ert e citta’ di Scutari. Ma rispetto a quella messinscena, realizzata un anno fa in albanese con la compagnia locale, l’attuale regia e’ diversa: ”E’ un po’ cambiata – dice Garella – innanzitutto perche’ oggi ho a che fare con attori di cui posso controllare ogni inflessione. Inoltre sono attori con l’ eta’ giusta, quella dei personaggi, e soprattutto sono attori giovani ma molto validi grazie al meritorio impegno della produzione, che ha investito seriamente in questo progetto”. Insomma non un ‘allestimento estemporaneo’, ma uno spettacolo impegnativo reso possibile anche grazie al contributo di Bipop, la banca bresciana che ha incorporato la Cassa di risparmio di Reggio.

L’autore di ‘Altri libertini’ e ‘Rimini’ scrisse ‘Dinner Party’ nel 1984 e la rimaneggio’ piu’ volte, tanto da vincere il premio Riccione-Ater 1985 con un altro titolo, ‘La notte della vittoria’: l’opera fu infine pubblicata da Bompiani nel 1994, postuma, dato che lo scrittore correggese era morto nel 1991, ad appena 36 anni. Il titolo e’ un dichiarato riferimento a ‘Cocktail party’ di Thomas S. Eliot e come quel testo e’ teatro di conversazione. I due atti raccontano infatti una cena fra trentenni l’11 Luglio 1982, quando la nazionale di calcio vinse il Mundial in Spagna, sulla terrazza di una citta’ italiana che Tondelli volutamente non indica. ”Ma – conviene Nanni Garella – per gli argomenti trattati potrebbe essere Milano”. La ‘Milano da bere’ degli anni Ottanta, tutta moda, hi-tech, grafic-art, video-generation, tendenze, che rivive nei discorsi dei personaggi, fra infedelta’ e un incesto velato. ”Si parla anche dell’ impossibilita’ di scrivere tragedie, poi piomba nella vita normale un fatto tragico. E il secondo atto e’ un grande colpo di teatro, con un finale cechoviano”.

La compagnia e’ composta da Umberto Bortolani, Alessandra Guerzoni, Mauro Malinverno, Rossana Mortara, Elisabetta Piccolomini, Mirko Rizzotto e Roberto Valerio. A Correggio si replica l’ 1ø Novembre, poi in tournee (Brescia, Modena, Roma, Milano, Marche e Umbria) fino a febbraio.