L’abbandono degli animali è un fenomeno tristemente noto in estate, ma non sempre la colpa è tutta dei padroni. Gli animalisti attaccano, infatti, compagnie aeree e strutture ricettive come complici nell’aumento degli abbandoni.
“Il 35% degli italiani – dice Walter Caporale, presidente dell’associazione Animalisti Italiani-PeTA – possiede un cane o un gatto; sebbene le strutture ricettive che accettano gli animali siano aumentate del 10% rispetto all’anno scorso, le disponibilita’ per quasi 15 milioni di cani e gatti restano largamente insufficienti”.
L’aiuto alle associazioni animaliste viene in questo periodo solo dai NOE (Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri) e dai NAS, che devono far fronte a migliaia di telefonate e richieste di aiuto dei cittadini in partenza per le vacanze. “Anche le maggiori compagnie aeree si accaniscono contro gli animali – continua Caporale – l’Alitalia accetta solo fino a due cani in aereo e con pagamento del biglietto intero, nonostante il cane debba essere tenuto in grembo! L’AirOne ne accetta solo uno, sempre con tariffa intera”.
Gli animalisti puntano nuovamente il dito contro i sindaci delle località di villeggiatura, perche’ proibiscono l’accesso degli animali alle spiagge. “Sembra che poter andare in vacanza o effettuare semplicemente degli spostamenti col proprio cane o gatto sia un privilegio per pochi facoltosi. Questo non e’ rispetto ne’ per gli animali ne’ per le persone che li amano”.