La crisi dei consumi ‘sfiora’ appena l’Emilia Romagna, regione opulenta che non rinuncia ad alcuni ‘lussi’ nemmeno in tempi di difficoltà; e così vanno bene le vendite di auto e moto di grossa cilindrata, di lettori DVD, di telefonini Gprs, di macchine fotodigitali, parabole e decoder, di schermi tv al plasma.
In tutti gli altri settori, però, anche l’Emilia Romagna, nonostante abbia un reddito pro-capite medio di 16.795 euro annue contro una media nazionale di 13.968 euro, registra una stagnazione e in qualche caso una lieve flessione nei consumi dei beni durevoli, come gli elettrodomestici ‘bianchi’ (frigo, forni, lavastoviglie etc) e ‘bruni’ (tv, videoregistratori, etc.).
Secondo i dati dell’Osservatorio di Findomestic Banca, leader nel settore del credito al consumo, il rallentamento generale risparmia, come si è detto, solo i beni di alta gamma e l’hi-tech e quello dei mobili, che è in crescita lenta.