Il Consiglio Comunale di Modena dedica la propria seduta di domani pomeriggio al problema della sicurezza stradale, per discutere il programma di azioni su questo argomento elaborato dalla Giunta in attuazione del Piano per la salute del distretto di Modena.
Tale piano è già in fase attuativa dal gennaio 2002. Alla seduta interverranno anche l’assessore alla sanità della Regione Giovanni Bissoni, il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi, la presidente dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale Emanuela Bergamini Vezzali, un rappresentante del CSA (ex Provveditorato agli Studi), il presidente dell’Associazione vittime della strada Franco Piacentini, un rappresentante delle organizzazioni sindacali CGIL,CISL,UIL, CUPLA e un giocatore del Modena calcio che ha partecipato alla campagna informativa proprio sugli incidenti stradali. Ad illustrare i contenuti del programma del Comune sarà l’assessore alle politiche per la mobilità Nerino Gallerani. L’intervento conclusivo sarà del Sindaco Giuliano Barbolini. Il problema della Sicurezza stradale sta assumendo aspetti di drammaticità sempre più elevati a livello di tutto il territorio nazionale, nonostante le indicazioni emanate dalla Comunità Europea fissino obiettivi di riduzione di almeno il 4% degli incidenti. Nell’ultimo anno a Modena gli incidenti con almeno un ferito sono stati 1652 e 29 i morti. Da questo quadro è nata la scelta di attivare uno specifico Programma di interventi, che coinvolge 21 soggetti diversi (tra istituzioni ed enti che operano nel campo della sicurezza) che comprende 54 azioni. Queste azioni sono rivolte principalmente a sensibilizzare la popolazione sui temi della sicurezza, a realizzare interventi strutturali per migliorare la viabilità e rimuovere i punti critici di essa, ad educare al rispetto delle regole che consentono una guida sicura, a promuovere ed attuare azioni di vigilanza e controllo sui comportamenti corretti durante la guida, a ridurre i danni provocati dagli incidenti e le conseguenti disabilità. Tra gli obiettivi del Piano quello di far sì che da parte di tutti i soggetti dell’intera comunità, dai singoli cittadini, alle associazioni, alle forze sociali, alle istituzioni ci sia una maggiore attenzione a tale fenomeno adoperandosi quindi, ognuno per le proprie competenze, per ridurne drasticamente l’entità. Occorre rafforzare il senso di responsabilità verso la comunità e verso il rispetto delle regole che consentono di usare la strada in sicurezza; occorre altresì promuovere cambiamenti positivi in riferimento alla viabilità e all’uso da mezzi alternativi all’automobile.