La finanziaria 2003 è stata approvata nella notte dopo una lunga maratona. Confermata la correzione dei conti per 20 miliardi di euro e soprattutto la riduzione delle tasse per i redditi più bassi.
L’avvio della riforma fiscale con un primo taglio delle tasse, previsto dalla legge Finanziaria “è confermatissimo. Ci saranno molti italiani che avranno più soldi da spendere”. Lasciando Palazzo Chigi al termine della lunga riunione del Consiglio dei Ministri durata tutta la notta, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parla con soddisfazione di un “lavoro in profondità per vedere di far quadrare cio’ che era difficile far quadrare”. La Finanziaria che si annuncia da 20 miliardi di euro, ha aggiunto il Presidente del Consiglio, non prevede tagli alle spese ma una riduzione degli aumenti di spesa. “Non abbiamo tagliato le spese rispetto agli anni precedenti – ha aggiunto -. Le spese sono quelle dello scorso anno con un incremento minore”. La macchina dello stato, assicura il premier, “continuerà a dare tutti i servizi che deve dare ma aumenta le spese meno di quanto non aumenti il Pil”.
Novità dunque per le deduzioni Irpef: spunta una differenziazione tra redditi da lavoro dipendente e redditi da pensione. La deduzione base per i redditi da lavoro -si apprende- è leggermente superiore a quella per i redditi da lavoro autonomo. Nelle ultime tabelle elaborate dai tecnici del Tesoro viene infatti stabilito una deduzione massima di 7.500 euro per i redditi da lavoro, di 7.000 euro per i pensionati e di 4.500 euro per i lavoratori autonomi. In ogni caso per i pensionati viene ugualmente stabilita una esenzione base fino a 7.500 euro. Nel dettaglio la deduzione decresce con il crescere del reddito fino ad azzerarsi per i lavoratori autonomi a 31.200 euro, per i pensionati a 32.200 euro, per i dipendenti a 33.100 euro.