In Italia certamente quella appena passata non sarà ricordata come un’estate torrida. Al contrario, è stata una delle più piovose del secolo. Ma a
livello globale, la stagione estiva 2002 è stata la più calda dal 1880, superando di 0,47 gradi la media delle estati 1880-2002.
A rilevarlo sono i ricercatori americani della Noaa,
(National oceanic and atmospheric administration).
L’ analisi degli scienziati dell’ atmosfera ha evidenziato anche numerose anomalie meteorologiche, tra alluvioni e siccità. Un’ estate dal clima pazzo, dunque, andamento
perfettamente in linea con le previsioni dei climatologi che, indicano un aumento della frequenza degli eventi estremi a causa
del riscaldamento globale provocato dalle massicce emissioni di gas ad effetto serra. Ad esempio, temperature più alte di 3-4 gradi rispetto alla media secolare si sono verificate in Scandinavia, Siberia orientale fino all’ Alaska, Mongolia e
nelle zone interne di Stati Uniti e Canada. Termometro sotto la media di 2-3 gradi, invece, in Europa occidentale, Australia, Argentina, Cile e Sudafrica. Numerosi gli squilibri anche per quanto riguarda le precipitazioni. In particolare, piogge alluvionali ci sono state nell’ Europa centrale e centro-meridionale, Cina orientale, isole del Pacifico intertropicale, Venezuela, Ecuador, Sudafrica e Madagascar. Situazione opposta negli Stati Uniti e nel Canada occidentale, nell’ Africa centro occidentale, in India e in Australia, tutte regioni colpite da persistente siccità.