E’ online da oggi, accompagnato da una campagna di comunicazione specifica, il sito www.whitelistreggioemilia.it. Nel sito è contenuto l’elenco aggiornato dei concessionari del marchio ‘Whitelist’ e sono indicate le modalità per ottenerlo.

DAL MARCHIO…

Il marchio di legalità Whitelist è stato promosso dal Comune di Reggio Emilia e adottato con un Protocollo, sottoscritto nel 2016 con Provincia, Associazioni di categoria e Camera di commercio: è uno strumento formale per identificare le imprese del settore edile che fanno impresa nel rispetto di legalità e trasparenza. Il marchio viene rilasciato dall’Ufficio associato Legalità (Ual) della Provincia di Reggio Emilia.

La volontà del Comune e degli enti aderenti – Cna, Lapam, Legacoop, Unindustria, Confcoperative) è di utilizzare la capacità distintiva del marchio, per rendere evidente a cittadini e consumatori, in modo efficace ed immediato, come le imprese che lo impiegano siano estranee al fenomeno mafioso.

L’obiettivo del marchio è perciò contribuire, attraverso l’attribuzione di una etichetta di legalità alle imprese del settore dell’edilizia e sua filiera, che risultino regolarmente iscritte nella White List della provincia di Reggio Emilia, alla lotta contro la criminalità organizzata, favorendo d’altro canto la scelta responsabile dell’utente finale.

L’impresa iscritta alla Whitelist può, attraverso il marchio, caratterizzare la propria immagine con tutti gli interlocutori esterni, in particolare i privati committenti ed operatori. Si intende in questo modo identificare e contraddistinguere in modo immediato ed efficace per gli utenti finali le imprese non soggette a tentativi di infiltrazione mafiosa.

L’obiettivo è quello di fare della legalità non solo una pratica responsabile per le imprese, ma un valore aggiunto dal punto di vista commerciale: le imprese di costruzione devono essere scelte in base alla qualità e valore del servizio offerto, ma anche alla certezza che l’opera possa iniziare e terminare senza che intervengano impedimenti di natura amministrativa su temi, quali appunto, l’infiltrazione mafiosa e dunque in base al suo curriculum di legalità.

…AL SITO…

Nel sito è quindi contenuto l’elenco aggiornato dei concessionari del marchio e sono indicate le modalità per ottenerlo.

I due requisiti, affinché un’impresa possa ottenere la concessione del marchio, sono:

appartenenza alla Whitelist della Prefettura di Reggio Emilia;
regolare iscrizione al Registro Imprese della Camera di commercio.

… E ALL’ISCRIZIONE

Se l’impresa ha questi due requisiti e vuole fare richiesta di iscrizione, può:

– rivolgersi tramite il proprio legale rappresentante all’associazione di categoria, a cui è iscritta (tra quelle aderenti all’iniziativa) per assistenza gratuita nella compilazione della richiesta;

– provvedere autonomamente alla richiesta del marchio, attraverso la procedura online della Provincia di Reggio Emilia;

– se non iscritta ad alcuna associazione di categoria, l’impresa può rivolgersi, per assistenza a pagamento, alla Camera di commercio.

Queste modalità sono illustrate dettagliatamente sullo stesso nel sito.

PROTOCOLLO ANTIMAFIA

La realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nei settori dell’urbanistica e dell’edilizia ha condotto le Amministrazioni comunali a proporre clausole speciali per il territorio volte ad estendere le cautele antimafia nella forma più rigorosa delle informazioni del Prefetto a gran parte degli interventi edilizi.

È stato predisposto a tal fine un protocollo tra Comuni e Prefettura con la finalità di elevare il livello di prevenzione delle infiltrazioni mafiose attraverso l’acquisizione della comunicazioni antimafia per tutte le istanze di Permesso di costruire di importo inferiore a 70mila euro e l’acquisizione dell’informazione antimafia per tutte le istanze di importo superiore, nonché per un campione pari al 20% delle Scia sempre di valore pari o superiore a 70mila euro. Inoltre la richiesta di informazione antimafia è obbligatoria per tutti i soggetti che debbano sottoscrivere atti di accordo ovvero convenzioni per l’attuazione dei Piani urbanistici attuativi.

L’intero territorio provinciale è pertanto oggetto di un rigoroso e capillare controllo su tutte le attività edilizie ed urbanistiche in atto, dalla semplice ristrutturazione edilizia a nuovi interventi di edificazione, con la possibilità di sospendere i titoli abilitativi ed autorizzativi, nonché di rescindere le convenzioni nel caso di esito positivo dell’informazione antimafia.

UFFICIO ASSOCIATO LEGALITÀ

L’elevato livello di controllo introdotto con le verifiche antimafia, replicato su tutti i Comuni della provincia, ha inoltre reso necessario, al fine di una efficiente gestione delle richieste e delle relative risposte da parte della Prefettura, la costituzione di un Ufficio associato Legalità (Ual) a servizio di tutti i Comuni. Le richieste di verifiche antimafia presentate e seguite dallo Ual, dal maggio 2017 ad oggi, è di 646 unità, relativamente a 29 comuni.

Gli utenti finali continuano a rivolgersi agli Sportelli unici per l’edilizia dei singoli Comuni, che utilizzano questo nuovo servizio evitando la replicazione di procedure di richiesta di verifica antimafia da parte di Enti diversi sulle stesse ditte, creando inoltre un’unica banca dati a scala provinciale utile per il monitoraggio delle richieste pervenute e le risposte rilasciate. Si ha in tal modo un quadro continuamente aggiornato e condiviso fra Comuni e Prefettura sulle attività edilizie del territorio.