Il ciclo di incontri dedicato al genere dal titolo “Storia delle Donne, storia di genere” del Dipartimento di Studi Linguisti e Culturali, nato su proposta dei rappresentanti degli studenti del dipartimento, prosegue con il secondo appuntamento che sarà dedicato a “Una rivoluzione medievale: la ridefinizione dei diritti e dei poteri patrimoniali delle donne (secc. XII-XV)”.

L’incontro, gratuito ed aperto al pubblico, si terrà martedì 19 marzo 2019 alle ore 14.00 presso il Dipartimento di Studi Linguisti e Culturali (Largo S. Eufemia, 19) a Modena e vedrà in qualità di relatrice la prof.ssa Isabelle Chabot dell’Università di Padova.

“La dote medievale è probabilmente l’istituto giuridico che più ha “fatto” le italiane, alcuni secoli prima che l’Italia stessa si facesse. Dal nord al sud della Penisola, – afferma Isabelle Chabot dell’Università di Padova –  la dote si è imposta sia come condizione indispensabile a ogni matrimonio legittimo, sia come mezzo di esclusione delle figlie dalla successione ereditaria. Questo processo di ‘unificazione’, avviatosi rapidamente alla metà del XII secolo, ha tuttavia necessitato di molto tempo e la permanenza della dote, addirittura al di là dell’instaurarsi – seppure temporaneamente – del Codice napoleonico e successivamente del Codice civile dell’Italia unita (codice Pisanelli, 1865), mostra bene la sua grande capacità di resistenza. La dote medievale è indubbiamente una costruzione giuridica rivoluzionaria, nel senso che nei paesi di diritto scritto dove irrompe, nei decenni centrali del XII secolo, travolge il diritto antico per trasformare in profondità e in poco tempo le forme del matrimonio e della successione. Eppure, la dote è lungi dall’avere la stessa morfologia ovunque e la sua elaborazione come la sua diffusione hanno impiegato secoli. Per la sua varietà, la sua complessità e la sua longevità, la dote – ma sarebbe meglio parlare di sistemi dotali – è un oggetto che merita di essere analizzato nel tempo e nello spazio”.

Isabelle Chabot insegna Storia medievale presso l’Università di Padova. È stata fellow di Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e fa parte dell’International Network Gender Difference in the History of European Legal cultures. Dal 2012 al 2016 è stata presidente della Società Italiana delle Storiche, di cui è anche socia fondatrice. Tra le sue pubblicazioni, La dette des familles. Femmes, lignage et patrimoine à Florence aux XIV et XV siècle, Roma, École française de Rome, 2011. Ha curato tra l’altro con Anna Bellavitis, La justice des familles. Autour de la transmission des biens, des savoirs et des pouvoirs (Europe, Nouveau Monde, XIIXIX siècles), Roma, École française de Rome, 2011.

Per il programma completo sul ciclo di incontri che si concluderà il 2 maggio, consultare il sito www.dslc.unimore.it