“L’estensione alle piccole società a responsabilità limitata e alle cooperative dell’obbligo di nominare il collegio sindacale è un gravissimo errore, l’ennesima vessazione burocratica che graverà sulle piccole imprese organizzativamente ma, soprattutto economicamente, visto che mediamente costerà 6.000 euro ad impresa”. Così Claudio Medici, presidente di CNA, commenta l’ennesimo adempimento che scatterà il 16 marzo per le srl e le cooperative che siano rientrate anche in uno solo dei seguenti parametri per due anni consecutivi: più di nove dipendenti (fino a oggi 50), stato patrimoniale superiore ai due milioni (finora era fissato in 4,4 milioni), ricavi da vendite e prestazioni oltre i due milioni (attualmente 8,8 milioni).

“Questo nuovo carico burocratico ed economico rappresenta l’ennesima stangata inflitta alle piccole imprese di cui non si comprende la reale utilità. È dal 2017 che la CNA combatte questa vessazione, che non trova spiegazioni convincenti. Nelle piccole società, in stragrande maggioranza a carattere familiare, generalmente non esistono soci di minoranza da tutelare e i rapporti con clienti e fornitori si fondano sulla personale, e reciproca, fiducia. È indispensabile che il governo si confronti rapidamente con le organizzazioni delle piccole imprese per modificare questi limiti. Siamo disposti al dialogo, ma nello stesso tempo decisi a contrastare questo provvedimento in ogni sede possibile”, conclude Medici.