L’iniziativa “M’illumino di meno”, promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar per sensibilizzare sul risparmio energetico, torna a Formigine venerdì primo marzo, ed è dedicata all’economia circolare. L’imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose. Perché le risorse finiscono, ma tutto si rigenera: bottiglie dell’acqua minerale che diventano maglioni, carta dei giornali che ritorna carta dei giornali, una cornetta del telefono diventa una lampada, fanghi che diventano biogas. A Formigine davanti al Castello venerdì 1 marzo dalle ore 15 alle 18 saranno esposte le opere dell’artista modenese Matteo Zini, portatrici di un messaggio all’insegna della sostenibilità, del riutilizzo e della responsabilità nei confronti della propria comunità. Ad essere riutilizzati non sono infatti oggetti, ma materiali, in particolare quelli difficili da riciclare come i mozziconi di sigarette. Carta e plastica sono lavorati fino ad assumere la forma di una pietra, perfetta nella sua imperfezione. La sfida sta poi nel dare equilibrio a diverse di queste “pietre”, in modo da ottenere una scultura che sia in totale armonia con l’ambiente. Un progetto che prevede anche l’aiuto volontario dei cittadini per la raccolta dei rifiuti, ponendosi tra i suoi obiettivi quello di far capire quanto basti poco per rispettare il nostro territorio. Dalle 18.30 alle 19.30 l’amministrazione provvederà inoltre a spegnere le luci della nuova illuminazione del fossato perimetrale del castello e della torre. “Al vecchio paradigma dell’usa e getta, si sta sostituendo quello dell’usa e ricicla – afferma l’assessore all’Ambiente Giorgia Bartoli – Ciò che fino a poco tempo fa era considerato scarto o rifiuto, l’economia circolare cerca di valorizzarlo come risorsa. È il messaggio di questa edizione formiginese di ‘M’illumino di meno’ in cui si mostra come, attraverso la creatività, mozziconi di sigarette possono diventare arte”.