E’ Antonio Petrillo il nuovo direttore del patronato Inca Cgil Modena, eletto stamattina dall’Assemblea Generale del sindacato.
Su proposta della segretaria generale Manuela Gozzi, Petrillo è stato eletto all’unanimità.

Petrillo, 45 anni, modenese di adozione, ha iniziato la sua attività sindacale nel 1998 come delegato all’Angelo Po Grandi cucine di Carpi, passando poi nel 2001 alla Fiom/Cgil come funzionario per le zone di Carpi-Maranello e Formigine. Nel 2016 è diventato segretario del sindacato lavoratori atipici Nidil/Cgil Modena sino a ottobre 2018. In questi mesi ultimi mesi ha lavorato come funzionario Inca.

“Sono onorato di ricoprire questo incarico e ringrazio per la fiducia – ha detto Petrillo rivolgendosi all’Assemblea Generale – metterò tutto l’impegno possibile nel gestire il patronato, anche perché l’Inca di Modena è una delle prime in Italia sia per operatori che per pratiche svolte”.
Il patronato si occupa di ciò che concerne la tutela individuale di lavoratori e pensionati, in particolare per le domande di pensione per i lavoratori privati e pubblici, gli assegni di invalidità, le domande di maternità, infortunio, disoccupazione e le pratiche per gli stranieri (ricongiungimenti, permessi di soggiorno, cittadinanza …).
Il patronato è anche soggetto di tutela collettiva nella stipula di accordi a livello nazionale, e locale, con istituti quali Inps, Inail e Ministero del Lavoro.

L’Inca è presente in tutte le sedi sindacali Cgil della provincia, con quasi 80 funzionari tra patronato, area diritti e centro lavoratori stranieri. E’ il primo patronato della provincia di Modena con il 33% di pratiche inoltrate agli Enti competenti, con migliaia di persone che si rivolgono ogni anni agli sportelli.
Petrillo ha espresso forte preoccupazione per l’aumento in queste settimane di lavoratori presso gli sportelli per domanda di disoccupazione, “fenomeno questo – afferma Petrillo – che può leggersi sotto due aspetti: la possibile stagnazione produttiva anche a Modena, e gli effetti del Decreto Dignità che ponendo il limite dei 24 mesi per il rinnovo dei contratti a termine, da una parte sta portando a qualche stabilizzazione di lavoratori, ma dall’altra anche ad un mancato rinnovo di tanti lavoratori che hanno raggiunto il limite massimo per il rinnovo”.

“E’ una situazione – continua Petrillo – che ci preoccupa sia per il rischio di recessione economica, sia per l’atteggiamento delle aziende che preferiscono aggirare il Decreto Dignità, sostituendo i lavoratori dopo i 24 mesi con nuovi lavoratori a termine”. Per questo la Cgil è impegnata a tenere alta l’attenzione nelle aziende rafforzando la contrattazione aziendale e garantire percorsi di stabilizzazione a chi ha prestato attività lavorativa per un lungo periodo, per poter garantire un diritto di precedenza.

Anche l’Inca di Modena, sarà impegnata nei prossimi mesi a rispondere ai tanti cittadini e lavoratori che vorranno accedere a quota 100 per andare in pensione. La Cgil, pur giudicando questo provvedimento un’opportunità rispetto ai vincoli della legge Fornero per migliaia di lavoratori a livello nazionale, non lo considera però un superamento della riforma stessa che, al di fuori di quota 100 (38 anni di contributi e 62 anni di età), rimane invariata.

Antonio Petrillo subentra nella direzione dell’Inca a Maura Romagnoli che è andata a ricoprire il ruolo di responsabile dell’ufficio Danno alla salute dell’Inca di Modena e in prospettiva anche regionale. Un sincero ringraziamento va a Maura per il lavoro svolto al patronato in questi anni di grandi difficoltà legate alla crisi.
Ad entrambi i migliori auguri di buon lavoro da parte della Cgil di Modena.