L’esperienza virtuosa di Coviolo Wireless, progetto vincitore del ‘European Broadband Awards 2017’ assegnato dalla Commissione Europea, è destinato a trovare ‘terreni wi fi’ feritili in altre frazioni di Reggio Emilia, a cominciare da Fogliano e Massenzatico, creando opportunità di accedere alla rete internet e ai suoi servizi per 7.000 cittadini e 3.000 famiglie e decine di aziende, tutti potenziali nuovi utenti.

COVIOLO: LO START

Come è possibile infatti, nel 2018, restare senza l’internet? Per la sua conformazione urbana e abitativa, Reggio Emilia vede diverse aree scoperte dall’internet – le cosiddette aree grigie – nelle quali nessun operatore telefonico è interessato a investire per portare la connessione, perché troppo bassa la densità abitativa rispetto all’entità dell’investimento.

In città è partito il grande investimento degli operatori telefonici privati sulla banda ultra larga, in particolare di Open Fiber che investirà nei prossimi due anni 23 milioni di euro in posa di fibra ottica, raggiungendo complessivamente 60.000 unità abitative: questi interventi dei privati si consolidano però esclusivamente nelle zone più abitate.

E’ noto, d’altro canto, il progetto Coviolo wi fi, da un’idea del centro sociale Coviolo in Festa, e realizzato dalComune di Reggio Emilia, nell’ambito del primo Accordo di cittadinanza siglato con il quartiere nel dicembre 2015, in collaborazione con Lepida spa, società partecipata di Regione Emilia-Romagna, di cui anche il Comune è socio.

Attraverso la collaborazione tra Comune, Lepida e associazione di cittadini, il centro sociale è diventato una sorta di provider di comunità, in grado di distribuire la banda internet a tutte le famiglie della frazione che sono tesserate o si tessereranno allo stesso centro sociale: si tratta di un’opportunità che il centro sociale fa al territorio, alla stessa maniera del gnocco fritto, del gioco delle carte, dei progetti coi ragazzi o con gli anziani. Da due anni, ci sono 100 famiglie a Coviolo che utilizzano la connessione pubblica.

Questa modalità di erogazione – considerata un unicum a livello europeo – ha garantito al Comune di Reggio Emilia la vittoria nel novembre 2017 dell’European Broadband Award, premio della Commissione Europea per il progetto digitale più innovativo per contrastare il digital divide nelle aree rurali.

FOGLIANO E MASSENZATICO: LA PRIMA TAPPA PER ‘GEMMAZIONE’

A un anno di distanza da quel premio, oggi il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Arci e Ancescao (le associazioni che gestiscono i centri sociali), Lepida spa e i centri sociali di Fogliano e Massenzatico, è in grado di gemmare il progetto e portarlo in altre due frazioni, coinvolgendo quasi 7.000 cittadini e 3.000 famiglie e decine di aziende che avranno potenzialmente a disposizione questo servizio, direttamente erogato dai due centri sociali, in collaborazione con il Comune e Lepida spa. Si tratta un’opportunità vitale per navigare in rete, scaricare materiale, telelavorare, studiare, accedere a servizi e gestire il tempo libero.

COME FUNZIONA?

Funziona così: Lepida spa ha portato la banda ultralarga pubblica a 1 gigabit nelle frazioni di Fogliano e Massenzatico, fin dentro al centro sociale; di qui il segnale verrà erogato attraverso un’antenna principale di proprietà del centro sociale, che potrà ridondare il segnale radio nelle frazioni per un’area che va dai 2,5 ai 5 chilometri nelle zone rurali, prive di ostacoli aerei. Verranno poi installate piccole antenne sui tetti e sui balconi di quelle famiglie che vorranno captare il segnale, per portarlo nelle proprie abitazioni.

Alle famiglie e alle aziende interessate basterà tesserarsi al centro sociale e poter usufruire di un abbonamento flat (senza vincoli di traffico dati), che dovranno sottoscrivere per tre anni.

La prima frazione che verrà attivata sarà Fogliano, già entro gennaio 2019, e a seguire Massenzatico.

FOGLIANO E LE ALTRE

La prima assemblea pubblica informativa si terrà al centro sociale di Fogliano il 18 dicembre prossimo alle ore 20.30 e in quell’occasione verranno raccolte anche le preadesioni delle famiglie. Seguirà un’assemblea pubblica a Massenzatico nel mese di gennaio. Hanno già manifestato grande interesse per il progetto le frazioni di Masone e di Cadè.

Il progetto di diffusione del wi-fi di comunità nei quartieri di Reggio Emilia è stato presentato questa mattina in una conferenza alla quale hanno preso parte il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore a Partecipazione e Agenda digitale Valeria Montanari, il presidente del centro sociale “Coviolo in festa”Massimo Vezzosi e la presidente del Centro sociale Fogliano Rossana Cattani. Erano inoltre presenti la dirigente del servizio Comunicazioni e Relazioni con la città Nicoletta Levi, il coordinatore degli Architetti di quartiere Francesco Berni, i presidenti di Arci Reggio Emilia Daniele Catellani e di Ancescao Carlo Vezzosi.

“Da Coviolo il progetto del wifi di comunità si diffonde alle altre frazioni in un processo di gemmazione di buone prassi legate all’Information Technology, un ambito decisivo per il funzionamento complessivo di una città – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Coviolo wireless unisce in sé due componenti fondamentali: da un lato il protagonismo e la volontà dei cittadini di prendersi cura del luogo che abitano, dall’altra la capacità dell’Amministrazione comunale di costruire e sviluppare collaborazioni e sinergie per raggiungere obiettivi condivisi. È proprio in questa capacità di co-progettare soluzioni che migliorino la vita di tutti i giorni dei cittadini che sta il valore maggiore di questa esperienza, che ha nella vivacità delle persone e nel loro voler fare per la comunità il suo senso etico e civico più importante”.

“Con questo progetto internet diventa davvero un public commons, un bene comune a disposizione delle comunità e delle frazioni, attraverso un sistema semplice, che ha un costo stimato a 1/3 del mercato privato delle telecomunicazioni. Gli utili che i centri sociali potranno guadagnare una volta che si è raggiunto il punto di equilibrio economico, saranno reinvestiti nelle frazioni stesse, come recitano le linee guida che abbiamo stilato e condiviso con i centri sociali – ha dichiarato l’assessora all’Agenda digitale Valeria Montanari – Si tratta di un risultato storico, perché ancora una volta da Reggio Emilia, come un secolo fa, quando furono inventate le Farmacie comunali, un bene pubblico viene redistribuito tra le persone e gli utili reinvestiti in azioni di comunità. Il futuro delle città collaborative, in tutta Europa e nel mondo, sta nella capacità di far diventare i propri cittadini protagonisti imprenditivi sui beni comuni, condividendo passo a passo le scelte e le responsabilità, con equità e trasparenza. Credo sia anche una bella occasione e una bella sfida per i centri sociali anche per ridefinire il loro ruolo strategico di luoghi di aggregazione, volontariato e servizio per i quartieri”.

Informazioni più dettagliate e atti amministrativi relativi al progetto su www.comune.re.it/wificomunita