L’Emilia-Romagna non si ferma, con l’occupazione che cresce ancora e l’export che continua a segnare record. A fine settembre, infatti, il numero degli occupati è di 2 milioni e 15mila, +46mila nel terzo trimestre dell’anno rispetto al terzo trimestre del 2017. Andamento che fa calare il tasso di disoccupazione medio degli ultimi 12 mesi al 6% (dal 6,4%). E nei primi 9 mesi del 2018, le esportazioni hanno segnato un +5,2%, con vendite di beni e servizi all’estero per un totale di 46.680 milioni di euro (+2.313 milioni di euro rispetto all’anno scorso), al di sopra sia del Nord-Est (+4,7%), del Nord-Ovest (+3,4%) e dell’andamento nazionale (+3,1%), davanti a Lombardia (+5,1%) e Veneto (+2,9%). Il saldo commerciale registra poi il valore più alto di sempre: +20 miliardi.

E’ quanto si ricava dai dati Istat sull’export e sull’andamento del mercato del lavoro.

“Mentre il Paese rallenta, l’Emilia-Romagna continua a correre- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Questo soprattutto per merito di imprese straordinarie e professionalità di eccellenza in ogni settore della nostra economia, dal manifatturiero all’agricoltura, dal turismo ai servizi. Come Regione stiamo sostenendo questa dinamica investendo su ricerca e formazione, innovazione e internazionalizzazione. E puntiamo molto sulla leva diretta degli investimenti pubblici per mettere in sicurezza il territorio e gli edifici. Anche la concertazione rilanciata col Patto per il Lavoro ci sta aiutando a mettere a fuoco opportunità e problemi da risolvere: penso alla necessità di ridurre il precariato e la scelta di investire 260 milioni per i giovani”.

Lavoro – Nel terzo trimestre 2018, il tasso di occupazione regionale è al 69,8%, +1,1 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2017; nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,7% (-1,6%) e il tasso di attività regionale è fissato al 73,4%: a livello nazionale, solo il Trentino Alto Adige fa segnare valori migliori per i tre indicatori.

In termini assoluti, nel trimestre il numero degli occupati è arriva a 2 milioni e 15 mila, 46mila in più rispetto al terzo trimestre del 2017 (+2,3%). Calano le persone in cerca di occupazione: circa 100mila, 33mila in meno (-25%).

Export – Tra gennaio e settembre 2018, dall’Emilia-Romagna sono stati esportati beni e servizi per un totale di 46.680 milioni di euro, in crescita del 5,2%, una quota che vale il 13,6% dell’export totale nazionale (dal 13,4% dello stesso periodo del 2017).

Record assoluto per il saldo commerciale: nei primi 9 mesi dell’anno, la differenza fra esportazioni e importazioni ha fatto registrare un +20 miliardi (19.882 milioni) di euro, il valore più alto di sempre, dato che conferma su questo l’Emilia-Romagna prima regione italiana, seguita dal Veneto (+10.779 milioni) e dal Piemonte (10.593 milioni). Inoltre, l’Emilia-Romagna è stata l’unica a vedere crescere significativamente il saldo commerciale rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (tra gennaio e settembre 2017, era stato pari a +17.773 milioni di euro).

Su base trimestrale, l’Emilia-Romagna registra il 22esimo incremento tendenziale consecutivo dal primo trimestre 2013. Se si considera il solo terzo trimestre, l’export emiliano-romagnolo ha segnato un +5% rispetto al terzo trimestre 2017, con la Lombardia al +4,1% e il Veneto al +3,5%.