«Che ne è stato del progetto sull’ex mercato coperto affidato all’archistar Stefano Boeri ed a quando la definitiva apertura del Caffè del Teatro promessa più volte negli ultimi mesi? L’impressione, che mi auguro verrà smentita dai fatti, è che su due temi di grande importanza per l’appeal del centro storico, siamo allo stallo».

Così Tommaso Leone, presidente cittadino di Carpi.

«Sul Mercato Coperto», puntualizza Leone, «l’ultima dichiarazione da parte del vicesindaco Morelli, con cui erano state accolte le nostre sollecitazioni, risale addirittura a cinque mesi fa, ma da allora non abbiamo più saputo nulla nemmeno sull’esito del percorso partecipato che avrebbe dovuto condurre, sotto la regia del noto architetto Stefano Boeri, ad un ripensamento complessivo dell’area dove insiste la struttura mercatale».

«Noi continuiamo a ritenere che un luogo simbolo per il centro storico non possa essere condannato ad un progressivo degrado», precisa Leone, «e per questo pensiamo sia urgente trovare una sorta di soluzione-ponte, capace di rendere vivo quello spazio fino a quando sarà possibile riempirlo di funzioni e attività: in tal senso, ad esempio, durante il periodo natalizio il mercato avrebbe potuto ospitare bancarelle o essere utilizzato come spazio di intrattenimento per le famiglie».

«L’obiettivo della nostra Associazione, come abbiamo ribadito tante volte anche all’Amministrazione Comunale e precisato attraverso un più ampio progetto di recupero urbano messo a punto negli scorsi mesi», prosegue il presidente di Confcommercio, «è di farne un polo di attrazione, che assurga a punto di riferimento per i carpigiani e non solo e che sia capace di vitalizzare tutta l”area attorno; ma allo stesso tempo, viste le numerose manifestazioni ospitate in centro, siamo convinti che gli 800 metro quadrati del Mercato coperto potrebbero ben fungere da spazio-contenitore per “pezzi” delle manifestazioni stesse».

«Sul Caffè del Teatro, ormai chiuso da due anni e mezzo», dichiara Leone, «non si comprende davvero che cosa ne stia impedendo la riapertura ed è indispensabile che l’Amministrazione chiarisca definitivamente i tempi di restituzione alla città di un luogo simbolo, nonché uno dei principali “collettori” commerciali del centro storico».

«Se effettivamente, come affermano in Comune, la ristrutturazione è terminata, appare singolare, come abbiamo dichiarato negli scorsi mesi, che trascorrano settimane su settimane senza che la società aggiudicataria del bando di affidamento della gestione, riapra il Caffè al pubblico».

«Insomma», conclude Leone, «l’esortazione all’Amministrazione è di sfruttare quest’ultimo scampolo di consiliatura per sciogliere due nodi importanti, nella consapevolezza che ciò significherà mettere in campo nuovi bandi a tempi record, come però è già avvenuto su altre materie, Bando Notte Bianca su tutte».