Sabato 1° dicembre alle ore 15 a Mirandola sarà inaugurato il campetto da calcio di via Abba/via dei Mille dedicato all’indimenticato volontario mirandolese Alvezio Ferrarini (“Tito”). «Quella di “Tito” – spiega il sindaco Maino Benatti – è una storia esemplare di tanti uomini e donne del nostro territorio, che con impegno e spirito altruistico hanno fatto crescere la nostra città nei settori della solidarietà e dello sport. È importante che il suo esempio non vada disperso: per questo abbiamo deciso di dedicargli un campetto da calcio, uno sport che lo ha visto protagonista».

Conosciuto da tutti a Mirandola per la sua disponibilità, accoglienza, socialità, capacità di mediare le situazioni di conflitto al di sopra delle differenze di credo politico o religioso, “Tito” ha sempre avuto il sorriso, anche durante la malattia, che ha vissuto con coraggio e positività, guidato dai valori morali e cristiani che ha sempre trasmesso col suo modo di vivere. Il campo a lui dedicato è stato sistemato a cura del Comune di Mirandola.

Alvezio Ferrarini era nato a Quarantoli il 22 agosto 1941 da una famiglia di coltivatori ed è morto a Mirandola il 10 marzo 2013. Appassionato da sempre di calcio, dal 1962 al 1964 è stato arbitro federale della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc), nella sezione di Finale Emilia. Nel 1964 è stato socio fondatore della sezione di Carpi del Centro Sportivo Italiano (Csi). Nel 1964 ha fondato a Mirandola la Scuola Calcio “Folgore”, affiliata al Csi, presso l’area parrocchiale di via Posta, all’interno della quale, fino al 1994 è stato impegnato come presidente, consigliere, allenatore di ragazzi e adolescenti fino alla Terza categoria ed anche manutentore delle strutture.

Nel 1983 è stato socio fondatore e consigliere (fino all’anno 1995) del Comitato Unitario delle Polisportive (Cup) di Mirandola, il cui fine è l’organizzazione e la diffusione di attività culturali, ricreative e sportive in genere, a livello agonistico e amatoriale. Nel 1986 cominciò a promuovere anche l’attività tennistica, fondando il Circolo Tennis “Primavera”, affiliato alla Federazione Italiana Tennis (Fit), sempre presso l’area parrocchiale di via Posta, all’interno della quale dal 1989 contribuì in prima persona alla costruzione e realizzazione delle strutture (due campi da tennis scoperti in terra battuta e due coperti in cemento, oltre agli spogliatoi) tutt’oggi necessarie alla prosecuzione delle attività sportive per l’intera comunità mirandolese e che dopo gli eventi sismici del maggio 2012 sono divenute fondamentali anche per le attività della comunità parrocchiale. All’interno di questo circolo ha ricoperto fino al 2004 le cariche di presidente e consigliere, rimanendone nel frattempo anche il manutentore. Qui in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Mirandola e il Centro di Salute Mentale dell’Ausl di Modena si è reso disponibile come “tutor” per far svolgere un lavoro socialmente utile ed ergoterapia a persone disagiate che necessitavano un reintegro sociale.

Dal 2004 fino alla morte si è dedicato a tempo pieno all’attività di volontariato, già iniziata dal 1994 nei ritagli di tempo, all’interno della Federazione Nazionale Pensionati-Cisl, divenendone nel 2005 consigliere provinciale e presidente della sezione di Mirandola e all’inizio del 2013 responsabile dell’Area Nord e consigliere regionale, occupandosi dei problemi e delle necessità dei pensionati in difficoltà.