La giunta del Comune di Bologna ha approvato un accordo di collaborazione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna per un progetto di studio e di ricerca di durata triennale sul fenomeno dello stragismo nei suoi diversi aspetti. Il progetto di ricerca metterà al centro dello studio Bologna e l’area metropolitana bolognese. L’accordo di collaborazione è stato proposto a partire dalla convinzione che negli anni segnati dalla stagione terroristica la città di Bologna è stata investita dalla violenza stragista, avvenimenti che hanno colpito vittime innocenti, i loro familiari e la collettività intera.

Allo stesso tempo la città, in uno sforzo comune, è riuscita a mantenere vivi i valori democratici e a sviluppare impegno civile e memoria sugli eventi che l’hanno colpita promuovendo e coordinando attività che hanno testimoniato solidarietà ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti e ha proposto iniziative per ricordare le stragi in occasione degli anniversari degli eventi.
Bologna rappresenta dunque una città simbolo per la sua storia recente e il Comune e l’Università hanno l’esigenza di unire forze e competenze per avviare, anche in sede accademica, un filone di studi e di ricerca sul fenomeno dello stragismo attraverso la raccolta e l’analisi critica della vasta documentazione disponibile.

L’accordo di collaborazione fortemente voluto dal sindaco Virginio Merola che ha condiviso questa necessità con il Rettore Francesco Ubertini prevede un impegno economico del Comune di Bologna: si tratta di 146 mila euro per supportare le condotte da un ricercatore a tempo determinato junior. Il progetto avrà una durata triennale e sarà incardinato presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna diretto dal prof. Paolo Capuzzo.

“Con questo progetto continua una preziosa tradizione di collaborazione con la nostra Università, in questo caso focalizzata su una delle pagine più tragiche della nostra storia contemporanea – spiega il sindaco Merola – Bologna ha saputo non solo reagire nelle diverse occasioni in cui è stata colpita ma, attraverso il protagonismo dei familiari delle vittime innanzitutto, ha costruito memoria e impegno civile che, anche attraverso questo accordo, intendiamo onorare”.

“Questo progetto – dichiara il rettore Francesco Ubertini – rappresenta un nuovo, importante punto di incontro tra Ateneo e Comune di Bologna. Un’occasione che permetterà di avviare un filone di ricerca storica dedicato ad analizzare e interpretare scientificamente la lunga fase del terrorismo e delle trame eversive con un’attenzione particolare per agli aspetti politici e sociali, a partire dalle ricadute pubbliche in termini di costruzione della memoria collettiva di una comunità”.