Modena ha tenuto a battesimo l’avvio di un ambizioso progetto europeo che mira a porre sotto controllo e contenere l’inquinamento atmosferico della città. Si tratta di un progetto sperimentale che coinvolgerà 4 città italiane (Modena, Firenze, Livorno, Pisa) e 2 città spagnole (Saragozza, Santiago de Compostela).

Il progetto, denominato TRAFAIR –  Understanding Traffic Flows to Improve Air quality (Analisi del flusso veicolare per il monitoraggio e miglioramento della qualità dell’aria nei contesti urbani), coordinato dalla prof.ssa Laura Po del DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore, ha visto la luce in questi giorni, quando a Modena si sono ritrovate per il kick off meeting una trentina di docenti ed esperti di amministrazioni pubbliche coinvolte.

Oltre a Unimore, infatti, il progetto si avvale della collaborazione di 8 partner tra Italia e Spagna: il Comune di Modena, Lepida S.p.A, la Regione Toscana, l’Università di Firenze, l’Università di Saragozza, l’Università di Santiago de Compostela, il Comune di Santiago de Compostela e il Centro di supercomputing della Galizia (Fondazione CESGA).

“Il nostro dipartimento – ha affermato il Direttore del DIEF prof. Massimo Borghi – è lieto di essere coinvolto come capofila di questo progetto cofinanziato dalla Comunità Europea, che mira a monitorare e predire la qualità dell’aria urbana in 6 città Europee tra Italia e Spagna. Siamo orgogliosi della sua forte componete interdisciplinare che poggia su una preziosa sinergia creatasi all’interno del nostro dipartimento tra ingegneria informatica ed ingegneria ambientale. Inoltre, siamo compiaciuti del fatto che questo progetto è condotto da giovani ricercatori come Laura Po, coordinatrice ed esperta informatica, e Alessandro Bigi, activity leader e riferimento per la sua parte ambientale. Ma, l’aspetto più interessante dal punto di vista occupazionale è che questo progetto darà la possibilità, già da questo mese, a 3 validi giovani di lavorare con specifici assegni di ricerca”.

Gli impatti ambientali del traffico sono di grande interesse nelle maggiori aree metropolitane europee. L’inquinamento dell’aria provoca 400.000 morti ogni anno ed è la prima causa ambientale di morte prematura in Europa.

“Una delle principali fonti di inquinamento atmosferico – ricorda la prof.ssa Laura Po di Unimore – è causata dal traffico stradale e dai trasporti che determinano un alto livello di NOx e di PM2.5. Tuttavia, i comuni e i cittadini soffrono della mancanza di strumenti completi e veloci per stimare il livello di inquinamento derivante dalle diverse condizioni del flusso di traffico che consentirebbe di ottimizzare le strategie di controllo”

Il progetto TRAFAIR mira, quindi, a fornire stime in tempo reale sull’inquinamento atmosferico in città su scala urbana attraverso l’installazione di una serie di sensori di qualità dell’aria a basso costo sparsi nelle 6 città europee coinvolte: Modena, Firenze, Livorno, Pisa, Saragozza, Santiago de Compostela; per poi sviluppare un servizio per la previsione della qualità dell’aria urbana in base alle previsioni metereologiche e ai flussi veicolari di traffico avvalendosi delle tecnologie High-performance computing per elaborare tramite i modelli di simulazione il calcolo della diffusione di inquinanti nell’area urbana; e, infine, pubblicare una serie di open data e rendere accessibili alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini strumenti per il monitoraggio e la visualizzazione delle mappe della qualità dell’aria urbana e delle mappe di previsione della qualità dell’aria nelle 6 città europee coinvolte nel progetto.

“TRAFAIR – conclude la prof.ssa Laura Po di Unimore – si occuperà di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili che combinano dati sulla qualità dell’aria, condizioni meteorologiche e flussi di traffico per produrre nuove informazioni a vantaggio di cittadini e amministratori comunali/regionali”.

I ricercatori avranno a disposizione un finanziamento totale di 2.197.530,00 euro, co-finanziato al 75% da CEF Telecom, il Network Trans-European Telecommunication. La maggior parte del finanziamento, pari a 601.420,00 euro, è attributo alla unità di ricerca di Unimore.

Il progetto che durerà 24 mesi è identificato dalla Action 2017-EU-IA-0167 ed è stato ammesso al contributo all’interno della call sui Public Open Data della Connecting Europe Facility.

LAURA PO

Si è laureata in Ingegneria Informatica nel 2005 e ha poi ottenuto il dottorato nel 2010 presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Autrice di più di 30 articoli scientifici, ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali ed ora è alla guida di TRAFAIR. Si occupa di Big Data e Linked (open) data, nonché di tutti i problemi connessi alla elaborazione, gestione, integrazione e visualizzazione di grandi moli di dati come il mapping, l’esplorazione, l’interrogazione, la ricerca semantica, e per i dati di tipo testuale, la disambiguazione, l’identificazione di argomenti rilevanti. Dal punto di vista applicativo ha preso parte allo sviluppo di un sistema di integrazione dati, un sistema di disambiguazione e annotazione per dati strutturati e guida lo sviluppo di un tool per la visualizzazione multilivello di Linked Data (H-BOLD). E’ co-fondatrice di uno spin-off universitario, Datariver srl, che sviluppa soluzioni per la data integration. Insegna “Sistemi Informativi e Web Semantico” e “Basi di Dati e Lab” presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena e “Sistemi informativi e basi di dati” presso il Dipartimento Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia.