Pareva essere una normale compravendita di smartphone, ma si è rivelata una truffa poiché l’acquirente ha consegnato un assegno bancario da 1.900 euro risultato poi privo di fondi.

I modi garbati e gentili sono stati gli espedienti utilizzati dal truffatore per portare a termine il colpo in un negozio di telefonia di Casalgrande, mentre le dovute indicazioni fornite dalla stessa vittima in denuncia, congiunte alle risultanze investigative dei Carabinieri, sono stati elementi che gli hanno giocato a sfavore.

I militari hanno avviato le indagini raccogliendo incontrovertibili elementi di responsabilità nei confronti di un 40enne abitante a Cadelbosco Sopra, riconosciuto anche dal commerciante in sede di individuazione fotografica. Per la vittima la “consolazione” sarà quella di potersi costituire parte civile nell’eventuale procedimento che potrebbe essere instaurato a carico dell’indagato e poter quindi, in quella sede, essere risarcita del danno.