Curava le consegne di droga in bicicletta, ma l’altra mattina i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia lo hanno sorpreso e arrestato nel capoluogo reggiano mentre in sella alla sua bici si stava recando in centro storico con le dosi di cocaina ed eroina pronte allo spaccio. Nell’abitazione dello spacciatore i militari hanno rinvenuto ulteriori quantitativi di cocaina ed eroina thailandese, ingenti somme di danaro ritenute provento dello spaccio, nascoste sotto il materasso e l’arazzo della camera, e un bilancino di precisione. Con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un cittadino togolese 39enne residente a Reggio Emilia, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’origine dei fatti l’altra mattina intorno alle ore 11.30 quando in viale Isonzo, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di stupefacenti in centro storico, i carabinieri procedevano al controllo del 39enne, noto ai militari. L’uomo, tenuto d’occhio da qualche giorno, era stato notato uscire dall’abitazione dove risiede per poi in sella a una bici dirigersi verso il centro venendo bloccato dagli operanti. I controlli dei carabinieri consentivano di  rinvenire una dose di cocaina e 5 dosi di eroina thailandese occultate nei pantaloni nonché due telefoni cellulari e denaro contante 720 euro. Alla luce dell’esito dei controlli e sussistendo il fondato motivo di ritenere che nell’abitazione del 39enne potessero essere reperite ulteriori sostanze stupefacenti, i militari procedevano a perquisire l‘abitazione del predetto, ubicata nella vicina via Fanti.

L’attività dava esito positivo in quanto nel cassetto del comodino della camera da letto i militari rinvenivano: un involucro in cellophane contenente oltre 150 grammi di eroina thailandese;un involucro in cellophane contenente 25 grammi di cocaina; 17 dosi già confezionate di eroina thailandese del peso di grammi 8,29; sostanza per il taglio delle sostanze stupefacenti; materiale per il confezionamento (bustine di cellophane che per tipologia, consistenza e colore risultavano essere uguali a quelle utilizzate per preparare ed avvolgere le dosi rinvenute in sua disponibilità).

Inoltre, sotto l’arazzo steso nel pavimento della camera da letto venivano rinvenuti oltre 1.000 euro mentre sotto il materasso saltavano fuori ulteriori 4.000 euro ritenuti provento dello spaccio che venivano sequestrati. Alla luce di quanto accertato e degli elementi acquisiti, che suffragano ulteriormente l’attività di spaccio condotta dall’uomo, il 39enne veniva arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana.