Licenziato a gennaio aveva indebitamente trattenuto la carta carburanti aziendale che utilizzava sia per rifornire le proprie autovetture che quelle degli amici. Questi ultimi, ignari dello stratagemma messo in piedi dall’amico, corrispondevano importi più bassi rispetto al carburante erogato, in virtù del fantasioso racconto riferito loro dall’indagato, il quale sosteneva di acquistare il carburante al netto dell’IVA. In questo modo, per oltre sei mesi, un 22enne reggiano, ex dipendente di un’azienda di autotrasporti di Rubiera, ha “pesato” sul conto corrente dell’ignara azienda con addebiti che nel tempo hanno raggiunto la cifra di circa 2.000 euro. Se non fosse stato per i carabinieri di Rubiera, gli stessi derubati, che si erano limitati a denunciare lo smarrimento della carta carburanti, non si sarebbero resi conto del giochetto messo in piedi dall’ex dipendente infedele, ora finito nei guai. Con l’accusa di appropriazione indebita e uso fraudolento di carta di credito, i carabinieri della stazione di Rubiera, al culmine di una mirata attività investigativa, hanno denunciato il soggetto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.

L’origine dei fatti risale allo scorso mese di luglio, quando i titolari di un’azienda di autotrasporti si sono presentati ai carabinieri di Rubiera denunciando lo smarrimento di una loro carta carburanti, in origine data in consegna a un loro ex dipendente, licenziato sei mesi prima. I militari, raccolta la denuncia, hanno invitato i titolari dell’azienda a verificare l’estratto conto della carta per verificare possibili addebiti derivanti da un eventuale uso fraudolento. Accertati i fatti, i militari hanno tracciato la carta risalendo all’ultimo utilizzo, avvenuto presso un distributore del reggiano dove i carabinieri di Rubiera si sono precipitati, acquisendo il filmato del sistema di videosorveglianza del distributore. Dall’analisi delle immagini, i militari sono risaliti al beneficiario di quel pieno, risultato amico dell’odierno indagato.