Murcof, fotografato da Vanessa Wagner

È l’anteprima italiana di “Lost in time”, il nuovo progetto audio-video dell’artista messicano Murcof, ad aprire il festival “Transmission bands”, in programma nella nuova Torre del Centro Musica_71MusicHub da giovedì 11 a domenica 14 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della Torre riqualificata. In “Lost in time” la musica del compositore elettronico le accompagna immagini video in cui si intrecciano le narrazioni di due protagonisti legati da dipendenza reciproca intrappolati in un loop temporale in cui la vita e la morte ruotano senza sosta. In questo costante moto di rinnovamento, che termina sempre con un nuovo inizio, la musica elettronica di Murcof si fonde con l’aria delle Variazioni Goldberg di Bach cantata da Les Petits Chanteurs du Mont-Royal.

Nella serata di giovedì 11 ottobre, lo spettacolo sarà replicato due volte: alle 21 e alle 22.30. L’ingresso, come per tutto il festival, è gratuito ma è necessario prenotarsi attraverso il link: bit.ly/TransmissionBands_Murcof (sul sito www.musciplus.it).

“Transmission bands”, che nel titolo e nei contenuti si richiama all’originaria funzione dell’edificio, un tempo attrezzato con trasformatori e fasce di trasmissione, si ispira alla trasformazione, al lavoro e alla trasmissione e distribuzione dell’opera d’arte. Il programma prosegue venerdì 12 ottobre, sempre alle 21, con “EKStase – Indagine sulla durata”, spettacolo di danza e visual art della compagnia Blaksoulz Dancecrew, a cura dell’associazione Ore d’aria, liberamente ispirato da “Canto alla durata” di P. Handke. Lo spettacolo, ideato da Elisa Balugani, e impreziosito dall’immagine curata da Marino Neri, dai visual di Bianca Serena Truzzi e dalle musiche di Enrico Pasini, indaga, appunto, il tema della durata, la più fugace di tutte le sensazioni, non prevedibile, non misurabile, come il momento in cui ci si mette in ascolto.

Sabato 13, alle 21.30, il festival ospita l’anteprima di Node 2018, il festival di musica elettronica e contaminazioni, che si presenta alla città anticipando alcuni dei temi al centro della nona edizione, in scena dal 14 al 17 novembre 2018. La performance di Deantoni Parks, batterista, compositore e producer americano attivo nelle avanguardie new wave e nella musica sperimentale, andrà a dialogare, in un intreccio fra linee, forme e percussività ritmica, con l’installazione site specific dello street artist milanese Jacopo Ceccarelli, in arte 2501, intitolata “M.U.R.O.” creata in collaborazione con Natartribe e Recipient.cc appositamente per NODE. Chiuderà la serata il dj set di Chevel, progetto del produttore trevigiano Dario Tronchin, fondatore del collettivo Enklav, una delle etichette discografiche più interessanti della scena elettronica italiana.

L’immagine e la sua fusione con la musica saranno al centro della serata di chiusura di “Transmission Bands”, domenica 14 ottobre: alle 18 è in programma la sonorizzazione “Soundtracks: short movies by Ioris Ivens”, realizzata in collaborazione con il Museo nazionale del Cinema di Torino. Protagonisti, con una composizione originale realizzata appositamente per il festival modenese, sono Stefano Pilia, Andrea Belfi e Julia Kent, tre artisti impegnati da anni nelle musica di ricerca e nello sviluppo di linguaggi musicali originali.

“Transmission bands” si inserisce nella campagna “EnERgie Diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, l’iniziativa che nell’anno europeo del Patrimonio culturale 2018 evidenzia l’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale e celebra le ricchezze e le diversità culturali europee. Il festival è promosso dal Comune di Modena, nell’ambito di “Giovani RiGenerAzioni Creative” finanziato da Anci con il contributo della Regione Emilia-Romagna. In collaborazione con le associazioni Lemniscata e Ore d’Aria, Museo nazionale del Cinema di Torino, Centro Musica – Progetto Soundtracks.