La giornata inaugurale della trentaseiesima edizione del Cersaie ha vissuto uno dei momenti di maggior rilievo a Palazzo Re Enzo, nel cuore di Bologna, con la conferenza stampa internazionale che ha visto la partecipazione di quasi 200 giornalisti da tutto il mondo. Qui il vice presidente Emilio Mussini ha presentato i dati del settore, a partire da un 2017 che fa crescere il valore della produzione italiana: «Abbiamo superato i 5,5 miliardi di fatturato totali, dato in crescita da sei anni a questa parte. Siamo ritornati, come valori, ai livelli pre crisi». Ripresa anche sui volumi: «Abbiamo raggiunto i 422 milioni di metri quadrati venduti, frutto di cinque anni di una lenta espansione. Sui volumi mancano ancora 80 milioni, quelli persi in Italia». A trainare la crescita è soprattutto l’Unione europea, che copre metà delle vendite totali: su questo mercato le vendite sono cresciute del 4%, a fronte di una stasi nel resto del mondo.

A pesare sul 2018 sarà soprattutto il contesto internazionale: «Le previsioni di quest’anno sono fortemente influenzate dal dibattito sui dazi e dal rialzo dei tassi che si registrano negli Usa, fattori entrambi che non inducono all’ottimismo», ammonisce Mussini. Il settore si conferma solido, grazie anche a un’internazionalizzazione produttiva che vale il 14% del totale del fatturato. L’Italia può contare su 160 aziende che occupano quasi 23.000 dipendenti, per una produzione di 510 milioni di metri quadrati e un fatturato globale di 6,4 miliardi, di cui il 73% proveniente dall’export. Le vendite all’estero permettono all’Italia di confermarsi leader nel commercio internazionale in valore, con una quota del 32% davanti a Cina (25%) e Spagna (16%). Intanto aumentano gli investimenti: «Lo scorso anno abbiamo investito 514 milioni – calcola Mussini – in crescita del 29% rispetto all’anno prima. In cinque anni la nostra industria ha investito in tecnologia 1,8 miliardi di euro, dei quali 1,3 negli ultimi tre anni». Un’impennata, quella del 2017, arrivata anche grazie al programma Fabbrica 4.0.

Venendo al programma dell’edizione del 2018 del Cersaie, Mussini ricorda come gli spazi fossero tutti esauriti già sei mesi prima dell’apertura, nonostante i 5.000 metri quadrati in più dei nuovi padiglioni che hanno portato la superficie espositiva a 161.000 metri quadrati. E questa è solo la prima fase di una riqualificazione che, al 2024, porterà a 270.000 metri quadrati la superficie espositiva. Tra i padiglioni si contano 840 espositori, che provengono da 40 Paesi, e 181 espositori di arredo bagno, con la rappresentanza del parquet italiano al completo. Sono rientrate anche alcune importanti imprese che non avevano partecipato per alcune precedenti edizioni. Il vice presidente di Confindustria Ceramica ha poi percorso gli aspetti più importanti della

manifestazione, ricordando anche l’importanza dei concorsi di architettura, in particolare la Design Competition arrivata quest’anno alla venticinquesima edizione.

Il presidente di Ice-Agenzia, Michele Scannavini ha portato il saluto iniziale affermando: «Collaboriamo con Cersaie da tanti anni e lo facciamo con grande convinzione e soddisfazione. Cersaie fa parte di quelle fiere che sono state selezionate per il loro potenziale», ha ricordato. Per la Regione era presente l’assessora alle alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma Palma Costi: «Cersaie è la vetrina della bellezza del Made in Italy, sono particolarmente orgogliosa di questo. L’Emilia-Romagna ospita il 90% della produzione e questa è tra le regioni più avanzate d’Europa».

Il responsabile della Comunicazione di Confindustria Ceramica Andrea Serri ha illustrato l’evoluzione del sistema integrato di comunicazione che ha preso il via l’anno scorso con il lancio del sito www.ceramica.info e che quest’anno si arricchisce delle nuove gallerie prodotti e galleria progetti. Un’altra novità è la creazione della app Ceramica, con l’obiettivo di fondo di avere a portata di mano tutti i contenuti presenti all’interno del sito. La responsabile delle attività promozionali di Confindustria Ceramica e Cersaie Cristina Faedi, invece, ha esposto le nuove tendenze presentate al Cersaie, soprattutto in fatto di colori, formati e schemi di posa. Il grande protagonista di quest’anno è il verde.

Al termine della conferenza si è svolta la cerimonia di consegna del Ceramics of Italy Journalism Award 2018. Il premio, alla XXIII edizione, viene assegnato al giornalista estero che ha realizzato il miglior articolo apparso su Cersaie e sull’industria italiana delle piastrelle in ceramica, pubblicato su riviste estere.

Quest’anno il riconoscimento è andato a Olga Chumak (direttrice) e Alessia Poznyak, per l’articolo Cersaie – Quando le frontiere non esistono più, pubblicato a gennaio 2018 sulla rivista azera Dom I Interior. Un premio frutta di un’analisi tra 244 articoli apparsi su 104 testate di 21 diverse nazioni. Sono state così assegnate tre menzioni d’onore per articoli meritevoli: a Marlene E van Rooyen, caporedattrice di Floors in Africa (Sud Africa), a Matthijs Pronker e Renée De Haan, redattori di Tegel Totaal (Olanda) e a Kemp Harr, redattore di Floor Focus (Usa).Nella serata Cersaie sono stati consegnati i Confindustria Ceramica Distributor Awards 2018, assegnati ogni anno ai migliori distributori dei prodotti ceramici italiani in quattro diversi Paesi. La Giuria, composta da imprenditori e dirigenti dell’industria ceramica italiana, ha deciso di assegnare quest’anno il premio ai migliori distributori di Italia, Francia, Germania e Paesi Bassi. Per l’Italia si è aggiudicato il premio Gruppobea, per la Francia David B., per la Germania Fliesen Huening e per i Paesi Bassi Julius van der Werf ex aequo con Michel Oprey & Beisterveld.