Movimentato intervento dei Carabinieri in Piazza Maggiore nella serata di ieri quando, K.B, trentunenne albanese, dopo essersi unito ai visitatori ed aver fatto accesso alla Cattedrale, dava segni di squilibrio e costringeva gli operanti ad intervenire. Il tutto intorno alle ore 19.00, tra la folla abitualmente presente in Piazza Maggiore e la moltitudine di turisti in visita alla Basilica di San Petronio.

L’uomo, superati i controlli di rito ad opera dei militari presenti, è entrato in Chiesa e dopo qualche attimo di esitazione ha cominciato ad urlare frasi prive di senso, in lingua albanese, inveendo palesemente contro alcune persone presenti. La confusione venutasi a creare ha indotto l’immediato intervento dei militari della Stazione Bologna Indipendenza, poco distanti, che in pochi secondi hanno bloccato il soggetto accompagnandolo all’esterno del luogo di culto. Sul posto è giunta in ausilio anche una pattuglia del Nucleo Radiomobile Carabinieri che, dopo il trasferimento dello stesso presso gli uffici di via Galliera, ha avviato le opportune attività di identificazione e verifica.

E’ stato così appurato come il giovane fosse sostanzialmente affetto da disturbi di natura mentale e come questi, definitosi “Messaggero del Signore”, avesse deciso di rappresentare a suo modo quanto in animo, indispettito peraltro dall’atteggiamento di alcune persone entrate in Basilica con i telefoni in mano e con abbigliamento ritenuto poco consono. Al termine delle verifiche, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il trentunenne albanese è stato rimesso in libertà e affidato alle cure dei sanitari.