Coinvolgere i volontari del servizio civile nella promozione del benessere e della salute tra i cittadini è l’obiettivo della convenzione che Rete città sane e Avis, Associazione volontari italiani del sangue, hanno sottoscritto questa mattina, venerdì 31 agosto, nel Palazzo municipale di Modena. A firmare l’accordo, che diventerà operativo all’inizio del 2019, la presidente della Rete città sane Simona Arletti e Angelo Fregni, componente del direttivo provinciale Avis di Modena e referente regionale Avis per il servizio civile volontario che ha firmato in rappresentanza del presidente nazionale Gianpietro Briola.

Obiettivo dell’accordo è collaborare per la realizzazione del progetto “Con Avis anch’io, in Emilia Romagna” che punta ad aumentare i donatori di sangue e, allo stesso tempo, a promuovere uno stile di vita salutare: un donatore, infatti, è una persona che ha un buon livello di consapevolezza del proprio stato di salute psicofisica e che, stando bene, può fare del bene agli altri. La collaborazione nel progetto avverrà attraverso il coinvolgimento dei giovani volontari del servizio civile che saranno impegnati come testimonial e, dopo un’adeguata formazione, come peer educator, nelle iniziative realizzate in collaborazione da Rete città sane e Avis, tra le quali in particolare, il premio Donazione e solidarità e il rinnovo di “Globulandia”.

Il premio Donazione e solidarietà è rivolto a 2500 alunni di seconda media delle scuole modenesi con l’obiettivo di promuovere la donazione di sangue, tessuti e organi. A livello nazionale la Rete, insieme al Centro nazionale sangue, ha promosso il progetto “Globulandia” che dal 2012, dopo l’inaugurazione a Modena, ha girato 15 città italiane. Si tratta di un exhibit museale che conduce alla scoperta del sangue, stimolando l’apprendimento delle nozioni di biologia, storia della medicina, farmaceutica e volontariato sociale.

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(Simona Arletti, presidente Rete città sane e Angelo Fregni, del direttivo Avis provinciale di Modena)