E sono cinque. Cinque successi finora per Seb Vettel e la Scuderia Ferrari, alla quale il successo in Belgio mancava dal 2009. Seb deve ora recuperare 17 punti nel mondiale Piloti, mentre la Scuderia ne ha dovuti cedere altri 5 nel Costruttori per via del ritiro di Kimi, tamponato al via da Ricciardo. Il passo della SF71H gli avrebbe consentito un grande risultato, anche partendo in terza fila. Ma adesso arriva Monza.

IL FILM DELLA GARA. Seconda piazza in griglia per Seb, sesta per Kimi. Partenza regolare ma subito una McLaren vola in aria: è quella di Alonso, tamponato da Hulkenberg. Altre vetture vengono danneggiate, e Kimi comunica via radio di avere forato la posteriore destra (probabilmente in un contatto con Ricciardo); ma l’attenzione davanti è per Sebastian che sulla salita di Kemmel infila subito Hamilton portandosi in testa, prima che la gara venga neutralizzata dalla safety car. La n.7 rientra ai box e monta le gomme media, con qualche danno sul fondo e alla carrozzeria.

Quattro giri se ne vanno così. Alla ripartenza Vettel resiste agli attacchi e prende un po’ di spazio. Il suo compagno, intanto, fatica a guidare la macchina incidentata e rientra in corsia box per controllare i danni e intervenire sull’ala anteriore. Ma tutto è inutile, rientra e parcheggia.

Il ritmo del duo di testa è quasi identico e i due team si studiano per il primo pit-stop. Inizia Hamilton a metà gara, monta le Soft. Seb forza il ritmo preparandosi alla sosta. Anche per lui gomme gialle, pit-stop perfetto e il pilota si congratula. In uscita è ancora primo. Sul traguardo il vantaggio è di 1”9. Al 25° passaggio Seb segna il giro veloce.

A 15 giri dalla fine, la Ferrari ha oltre quattro secondi di margine. La chiave potrebbe essere nella gestione delle gomme, ma la battaglia non è certo finita. Al giro 35 iniziano i doppiaggi. Cinque giri, il distacco è a 7” e continua a salire. Sul podio va David Sanchez, il capo dei tecnici aerodinamici. “Grandissimi tutti”, è il ringraziamento di Maurizio.

Maurizio Arrivabene: ”Quella di oggi è stata una bellissima vittoria, con una grande gara da parte di Seb e di tutta la squadra che – in pista e a Maranello – ha reagito alle difficoltà di ieri con forza, serenità e determinazione, grazie a una vettura che ha mostrato tutto il suo potenziale. E’ un vero peccato per quanto è successo a Kimi, altrimenti la soddisfazione avrebbe potuto essere ancora più grande, e la classifica del Costruttori diversa. Ora la cosa importante è continuare il nostro lavoro con determinazione e umiltà, senza mollare mai. Adesso arriva Monza, e già da mercoledì potremo avvicinarci al nostro pubblico, durante l’evento alla Darsena di Milano. Sono sicuro che potremo contare sull’appoggio di tutti i tifosi, per continuare anche insieme a loro questo campionato che si fa via via più interessante; con la speranza, a fine anno, di poter regalare a tutti un grande sorriso.”

Sebastian Vettel: ”Sono molto contento perché abbiamo disputato una gara stupenda, la nostra macchina ha dimostrato di essere forte su tutti i tipi di pista e in questo weekend abbiamo avuto un po’ di potenza in più dal nuovo motore, che penso ci abbia aiutato nei rettilinei. Al via ho cercato di stare vicino a Lewis, uscendo bene dalla prima curva per prendere una buona scia e sorpassare. Alla ripartenza dopo la safety car la situazione si è ripetuta al contrario, quindi ho badato a uscire bene dalla curva per rimanere in testa. Nella prima fase di gara i tempi erano molto vicini, tra di noi c’erano solo un paio di secondi: ma i ragazzi hanno fatto un grande cambio gomme, non riuscivo a credere che il semaforo fosse già verde! Questo ha tolto ogni possibilità ai nostri avversari, dopo la sosta ai box ognuno ha soprattutto amministrato la meccanica e le gomme. E’ una grande vittoria per tutto il team e spero che a Monza sarà lo stesso, ma dobbiamo continuare a lottare per essere sempre al vertice.”

Kimi Raikkonen: ”Non so cosa sia successo alla partenza; l’unica cosa che so è che qualcuno mi ha colpito da dietro e subito dopo ho avuto una foratura. Il fondo e la paratia dell’ala posteriore dela mia macchina erano gravemente danneggiati e a quel punto non riuscivo più ad andare forte. Il DRS rimaneva sempre aperto, era difficile rimanere in pista. Era inutile continuare, il danno era troppo grande, così abbiamo deciso di rientrare al box.”