Al centro lo spazio pubblico, con la creazione di quattro piazze su cui si affacceranno gli edifici destinati a funzioni culturali e teatrali, che saranno collegate tra loro in un gioco di livelli differenti dando vita a un’agorà nella quale ospitare anche iniziative all’aperto. Via Sigonio sarà collegata al centro del comparto da una sorta di galleria naturale, mentre all’interno saranno realizzate aree di ricucitura tra residenziale e già costruito, spazi a verde, percorsi esclusivamente ciclopedonali e gli arredi urbani evocheranno il passato industriale della zona. Infine, la palestra pubblica del liceo Sigonio, con dimensioni regolamentari per basket e volley; la sistemazione viaria su viale Buon Pastore, via Sigonio e via Peretti; un parcheggio pubblico seminterrato che si aggiunge a parcheggi a raso per complessivi 350 posti auto.

Sono le caratteristiche principali del progetto di fattibilità del Parco della creatività che sorgerà a Modena nel comparto dell’ex Amcm illustrate oggi, giovedì 12 luglio, nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, insieme ai tecnici, sottolineando come si tratti del primo e più completo intervento di una nuova politica urbanistica rivolta alla rigenerazione urbana, con la riqualificazione di un rione storico della città nella logica del contenimento del suolo perseguito dall’amministrazione comunale e in linea con la nuova legge urbanistica regionale. L’intervento ha tra i protagonisti principali Emilia Romagna Teatro, con la sede della Fondazione, la scuola e le strutture per lo spettacolo, ma prevede anche la valorizzazione del cinema estivo.

Gli elementi distintivi del futuro dell’ex Amcm sono stati illustrati in occasione del passaggio in Consiglio comunale della proposta per il recupero del comparto del Raggruppamento temporaneo di imprese che ha partecipato alla procedura competitiva con negoziazione prevista dal nuovo Codice degli appalti intrapresa dall’Amministrazione.

L’intervento di recupero dell’ex Amcm (compresi gli edifici dell’ex Aem e dell’ex Enel) vede un investimento pubblico diretto di 15 milioni di euro, più 7,7 milioni tra cessioni di immobili e contributi al privato, a fronte di un investimento del soggetto attuatore pari a 35 milioni, cui vanno aggiunte opere pubbliche per un valore di 8,7 milioni. L’intervento a cura dei privati andrà infatti a completare il recupero già avviato con la riqualificazione dell’edificio dell’ex Aem (cofinanziato con contributo europeo nell’ambito dell’Asse 6 del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020), sede del Laboratorio Aperto che in autunno avvierà le proprie attività, e dell’ex Enel (cofinanziamento con contributo europeo nell’ambito dell’Asse 5 del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020), per il quale sono stati aggiudicati provvisoriamente i lavori per il nuovo Teatro delle Passioni che prenderanno avvio, al termine delle verifiche previste per legge, entro il mese di settembre.

Nella proposta di recupero del comparto, gli spazi privati restano sullo sfondo dello spazio pubblico, il cuore del sistema, sia in termini di funzioni che di architetture proposte. Tra gli interventi privati, una media struttura commerciale di massimo 800 metri quadrati di superficie di vendita, tre palazzine residenziali lato via Peretti con altezze di 7 piani fuori terra (piano terra più 6 piani) più una residenza su via Buon Pastore, per un numero di alloggi non superiore a 64, come previsto dal documento d’indirizzo approvato dal Consiglio comunale lo scorso anno, che ha previsto una serie di modifiche rispetto al progetto precedente (sono scomparse le torri da 13 piani e sono stati ridotti gli alloggi da 104 a 64). Sempre tra gli interventi privati anche la riqualificazione della palazzina Sigonio (su via Sigonio) che sarà destinata a funzioni residenziali o terziarie (circa 900 metri quadrati di superficie organizzati in 9-10 alloggi o uffici).

L’intervento, che il privato si impegna a terminare entro 5 anni attraverso una serie di garanzie fideiussorie, sarà realizzato in due stralci: il primo relativo alla gran parte degli spazi pubblici, al parcheggio pubblico seminterrato, alla realizzazione della palestra e della struttura commerciale; il secondo relativo alle residenze e agli interventi di sistemazione di via Peretti, dell’area relativa all’agorà e del percorso di collegamento con il centro storico su via Sigonio.

AL PRIVATO LA PROPRIETÀ DEGLI IMMOBILI

La proposta al vaglio del Consiglio prevede il carico scarico merci della nuova struttura commerciale da via Sigonio. Dopo il voto il Piano di recupero di iniziativa pubblica

A fronte degli interventi relativi agli spazi pubblici previsti dalla proposta, la delibera sul recupero dell’ex Amcm sottoposta al vaglio del Consiglio comunale prevede l’autorizzazione al trasferimento della proprietà degli immobili comunali dell’edificio delle ex Officine filovia, della Palazzina di via Carlo Sigonio e delle aree libere con prospetto su viale Buon Pastore e via Peretti.

Il documento prevede inoltre la scelta della soluzione per il carico scarico merci della nuova struttura commerciale da via Carlo Sigonio sulla quale, oltre alla Commissione giudicatrice, ha espresso parere positivo anche la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

In seguito all’approvazione della proposta da parte del Consiglio comunale l’iter per la rigenerazione del comparto ex Amcm prevede l’aggiudicazione dell’appalto e del diritto alla cessione degli immobili (previo autorizzazione della Soprintendenza), lo sviluppo del Piano di recupero di iniziativa pubblica (nell’ambito del quale verranno approfonditi temi come il miglioramento dei percorsi ciclopedonali del comparto e le soluzioni più indicate per la viabilità adiacente al comparto), l’approvazione della relativa variante al Piano Regolatore e del progetto definitivo dell’intervento, e l’esecuzione dello stesso con successiva cessione degli immobili.

Il privato aveva presentato anche altre due soluzioni e tutte sono state valutate positivamente dalla Commissione, in quanto rispondenti all’interesse pubblico rispetto a quantità e qualità del recupero di aree pubbliche, coerenti con il documento di indirizzi approvato dal Consiglio lo scorso anno, anche se non perfettamente collimanti, e con una valutazione economico-patrimoniale degli interventi. La soluzione scelta con il carico scarico della struttura commerciale su via Sigonio, su cui è stato richiesto uno studio approfondito di come organizzare il transito e ridurre l’impatto, rende più omogeneo e fruibile lo spazio a sud, che verrà organizzato come una piazzetta del cinema dalla quale accedere al cinema estivo. Le altre soluzioni, che prevedono l’accesso per carico-scarico da via Peretti, invece, avrebbero richiesto schermature più impattanti rispetto al comparto residenziale adiacente e una riorganizzazione dello stesso su due edifici invece che su tre, con altezza fino a 9 piani anziché i 6 previsti dal documento di indirizzi e un numero maggiore di alloggi.

ENTRO SETTEMBRE I LAVORI ALL’EX ENEL

In corso le procedure per la realizzazione del nuovo Teatro delle Passioni. Entro fine estate al via anche la pavimentazione di una porzione di piazza pedonale

Se, da un lato, prende il via il percorso di recupero dell’ex Amcm con la valutazione della proposta di trasformazione in Parco della creatività da parte del Consiglio comunale, dall’altro è già concluso da qualche mese l’intervento all’ex Aem e sono in corso le verifiche di legge, dopo l’aggiudicazione provvisoria, per i lavori del primo stralcio funzionale per il recupero dell’ex Enel, con avvio previsto entro settembre.

L’intervento sull’ex Enel, che ospiterà il nuovo Teatro delle Passioni di Ert, è finanziato per due milioni e 850 mila euro con contributo europeo nell’ambito dell’Asse 5 (Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020 e per due milioni e 150 mila euro da risorse proprie dell’Amministrazione. Il primo stralcio funzionale dell’opera ha infatti un valore di cinque milioni di euro e consentirà la realizzazione del Nuovo Teatro delle Passioni di Ert, con una sala spettacolo da 150 posti, i camerini, il “foyer” con biglietteria e guardaroba nel corpo centrale del complesso, un bar ristorante con soppalco e accesso sul terrazzo.

Entro fine estate partiranno anche i lavori per la pavimentazione con pietra di Luserna di una prima porzione di piazza pedonale, nell’area perimetrale dell’ex Aem e dell’ex Enel, per una spesa complessiva di poco più di 260 mila euro. Oltre alla ripavimentazione, verranno predisposti i sottoservizi necessari alle future attività e realizzato il sistema di raccolta delle acque meteoriche e verrà costruita una recinzione temporanea di protezione della zona già oggetto di recupero.

Nel comparto sono previsti anche interventi di efficientamento energetico grazie a risorse europee dell’Asse 4 (“Promozione della low carbon economy nei territori e nel sistema produttivo” del Por Fesr 2014-2020) per un valore di circa 178 mila euro.

 

VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI RECUPERO

(aggiornamento delle 20,55)

Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla proposta per il recupero del comparto dell’ex Amcm presentata dal Raggruppamento temporaneo di imprese che ha partecipato alla procedura competitiva con negoziazione intrapresa dall’Amministrazione comunale.

Nella seduta di giovedì 12 luglio, l’Aula infatti ha approvato la delibera che prevede l’autorizzazione al trasferimento della proprietà degli immobili comunali dell’edificio delle ex Officine filovia, della Palazzina di via Carlo Sigonio e delle aree libere con prospetto su viale Buon Pastore e via Peretti a fronte degli interventi relativi agli spazi pubblici previsti. Il documento prevede inoltre la scelta della soluzione per il carico scarico merci della nuova struttura commerciale da via Carlo Sigonio sulla quale, oltre alla Commissione giudicatrice, ha espresso parere positivo anche la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Hanno votato a favore la maggioranza (Pd e Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista – Per me Modena), ad eccezione del consigliere Marco Chincarini di Art.1 – Mdp – Per me Modena che ha votato contro, così come hanno votato contro M5s, FI e Lega nord.

Insieme alla delibera è stato approvato anche un ordine del giorno della maggioranza, illustrato da Diego Lenzini del Pd (a favore maggioranza eccetto Chincarini che si è astenuto, contro M5s, FI e Lega nord) che chiede, tra l’altro, di “definire orari stringenti sul carico/scarico della struttura commerciale del centro di vicinato, sia al fine di evitare gli orari di maggior carico veicolare, sia per evitare che tali attività possano interferire con le proiezioni del cinema estivo”.

Respinta invece (a favore M5s, contro la maggioranza, eccetto Chincarini che si è astenuto, così come si sono astenuti Lega nord e FI).

una mozione del M5s, illustrata da Marco Rabboni, che chiedeva di “chiudere il procedimento avviato senza accettare l’offerta della Rti-Cmb” e di “aprire un nuovo procedimento per un intervento di natura esclusivamente pubblicistica volto a procedere con il solo recupero degli edifici già presenti al fine della costituzione di una vera e propria cittadella della cultura e della creatività”, a realizzare la palestra prevista, a implementare la realizzazione di un’agorà e di un’area verde, e a sfruttare tutti gli spazi presenti per ripensare la zona in un’ottica di incentivazione della mobilità dolce e sostenibile. La mozione proponeva di “pianificare l’intervento in funzione delle risorse già disponibili e progressivamente di quelle che si riusciranno ad accantonare, anche attraverso stralci successivi”, cercando inoltre “di reperire a tale scopo fondi regionali, nazionali o internazionali”.

La mozione della maggioranza approvata invita inoltre a fare una approfondita analisi sulle interferenze acustiche e luminose tra area commerciale, cinema estivo e aree residenziali, a “mantenere un dialogo a aperto e costruttivo con i gestori del cinema al fine di poterne capire i bisogni e poterlo quindi valorizzarlo al meglio”, a definire “l’elevata qualità estetica” che dovrà caratterizzare l’area del centro di vicinato che affaccia su via Sigonio”, così come un progetto innovativo per qualità, diversificazione merceologica e servizi dell’esercizio alimentare.

Il documento chiede inoltre di valutare eventuali modifiche all’incrocio Morane/Sigonio per renderlo più sicuro e fruibile, “considerando anche la possibilità di realizzare una rotonda”, di esaminare tutti gli attraversamenti pedonali limitrofi alle scuole vicine (Pascoli, San Carlo e Liceo Sigonio), di rivedere i percorsi ciclabili proposti nei progetti “al fine di renderli lineari a prescindere dai diversi livelli in cui si sviluppano”, e di prevedere spazi/depositi per la bici in affiancamento al servizio di bicicletta a noleggio. Invita poi a prevedere un uso non solo scolastico della palestra in orari complementari, a valorizzare la piazza non solo come passaggio, ma come  luogo di incontro e aggregazione, a massimizzare il più possibile le dotazioni di verde pubblico, a verificare in ogni fase del progetto che i dislivelli della piazza non diventino barriere architettoniche, a prevedere edifici ambientalmente sostenibili e ad adoperarsi “affinché l’area, in attesa che tutti i lavori sia portati a termine, sia comunque mantenuta pulita e decorosa”.