Un primo effetto politico, al di fuori del merito delle questioni trattate nel Consiglio dei Ministri del 2 luglio, è la sconfitta della politica degli annunci.
L’esempio di scuola è la politica fiscale.
Cerchiamo di entrare nel merito e per gli effetti sulla cittadinanza modenese.
L’ utilizzo del redditometro, per noi , è un importante mezzo per valutare la reale “ capacità contributiva “ di un cittadino.

Bene, quindi, la decisione di riscrivere i parametri di base a cura del Ministro dell’Economia e Finanze, attraverso un Decreto Ministeriale .
Lo strumento va potenziato e vogliamo cogliere l’occasione per rilanciare la collaborazione tra i Comuni e l’Agenzia delle Entrate , visto che negli ultimi tempi i Comuni tacciono, nonostante gli incentivi, anche se recentemente ridotti.
I contribuenti italiani sono circa 41 milioni e solo 1,10 % dichiara redditi superiori a 100.000 euro , quindi ben 451.000 italiani.
Non va molto meglio dalle nostre parti, vedi Distretto della Ceramica.
Ci interessa, in questa sede , fare un richiamo alle sofferenze dei cittadini residenti nei Comuni del modenese colpiti dal terremoto del maggio 2012 e dalla alluvione del gennaio 2014.
Va prorogata la Zona Franca Urbana , in scadenza, per altri tre anni e con sostanziali modifiche alla perimetrazione delle zone all’interno di uno stesso Comune.
Sempre, in via amministrativa, visto che tanti cittadini residenti nelle zone terremotate sono oggetto di attività di controllo ed accertamento da parte degli uffici fiscali competenti, proprio per le annualità 2012 e 2013, sarebbe buona cosa la sospensione del controllo e l’annullamento degli atti notificati, in “ autotutela “.

(Mario Cardone – Direzione Provinciale PSI Modena)