Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai militari del nucleo carabinieri ispettorato del Lavoro e dal personale dello stesso Ispettorato del Lavoro di Reggio Emilia, nel capoluogo reggiano sono stati individuati un bar che impiegavano in nero il 100% della forza lavoro e un’azienda del settore tessile dove lavorava in nero un operaio sui 6 trovati a lavorare. Nei guai è finito anche un ristoratore denunciato per aver installato presso la propria attività un impianto di videosorveglianza idoneo al controllo a distanza dei lavoratori senza la prescritta autorizzazione in spregio alle norme sullo statuto dei lavoratori.

L’attività dei funzionari e dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Emilia risale alla giornata di ieri quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, effettuavano una serie di controlli presso alcuni esercizi pubblici ed azienda della città trovando i dovuti riscontri alle ipotesi che hanno generato l’attività. All’atto dell’ispezione in un bar cittadino i carabinieri e i funzionari dell’Ispettorato del Lavoro riscontravano l’impiego in nero di un lavoratore su uno impiegato pari al 100% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro motivo per cui, ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti del barista comminandogli le multe del caso. Un dipendente in nero veniva trovato anche presso un opificio tessile dove sono stati trovati altri 5 lavoratori, questi ultimi risultati regolari. In un ristorante invece veniva localizzato un impianto di videosorveglianza idoneo al controllo a distanza dei lavoratori senza la prescritta autorizzazione, circostanza questa che ha visto la denuncia del titolare, un 40enne residente in città. Per quanto riguarda il bar la ripresa dell’attività dipenderà dallo stesso titolare che dovrà regolarizzare il dipendente impiegato in nero e pagare la sanzione a lui contestata.