Venerdì 22 alle ore 19, presso la chiesa Santa Maria in Castello, La Sagra – Non è solo una mostra, non è solo arte, non è solo cultura e non è solo fede. Vi lascio la pace è un evento che diventa, in chi vi prende parte, un’esperienza umana intima.

Dal 23 giugno al 22 luglio 2018 tutti i giovedì, i venerdì e le domeniche dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 la Chiesa di Santa Maria in Castello di Carpi, in Piazzale Re Astolfo, meglio conosciuta come Sagra, apre le sue porte al pubblico che voglia fare esperienza della mostra “Vi lascio la pace” di Annalisa Vandelli.

L’inaugurazione è prevista alle ore 19 di venerdì 22 giugno, mentre il 23 Carlo Armando Manzini e Annalisa Vandelli guideranno i presenti in una visita musicale. Curato da Roberta Pè, l’evento nasce nel contesto della Festa più pazza del mondo, fortemente voluto dall’Associazione Gli Argonauti, gode del sostegno di Migrantes Diocesana, del Patrocinio del Comune di Carpi ed è stata sostenuta dalla Falegnameria Benedetti di Pavullo e dall’Officina Citroen Cotugno.

Vi lascio la pace è un invito a meditare sul nostro impegno quotidiano nel ricevere questo mandato di amore e nel diffonderlo. Attraverso l’attualizzazione delle 14 stazioni della Via Crucis con fotografie scattate in diversi luoghi del pianeta, qui si racconta l’importanza della pace, il privilegio di averla ricevuta, il mandato di continuare a cercarla, nonché ad estenderla.

La mostra è lenta e il modo ideale è percorrerla in solitudine e raccoglimento.

Simbolicamente, una fotografia viene lasciata ai visitatori, come pro memoria di un’azione che si fa quotidiana nei gesti e nello stile di vita.

La pace è un percorso in salita e che scende in profondità. Altus in latino significa anche profondo e quale luogo migliore di una torre difensiva per entrare nei nostri strapiombi interiori? La prima installazione della mostra è avvenuta infatti nella torre di Festà, a Marano sul Panaro. A Carpi si tenta invece un’ascesi orizzontale, attraverso la forza pregna di spiritualità della Chiesa più antica della città. Partecipiamo al percorso quotidiano della via della Croce, che si fa ascesi attraverso la contemplazione di un dolore che, a sua volta, si fa amore. È una via faticosa e un po’ buia: una torcia aiuterà il visitatore ad esplorarne i particolari e a superarne le insidie. È scambio: chi lo vorrà potrà lasciare un messaggio. È un cammino sia religioso sia laico, perché la pace appartiene a una dimensione umana. Da mostra a esperienza, cosicché le fotografie rimandino a una meditazione e a un orientamento sul nostro viaggio terreno.

L’autrice: “Vi lascio la pace è un pro memoria interiore, un viaggio dentro se stessi attraverso le vite degli altri, sconosciuti ma preziosi testimoni e interlocutori. La Chiesa della Sagra, nella sua grandiosa semplicità, è il luogo ideale per contenere questo sussurro, perché non c’è bisogno di gridare ma di rientrare in se stessi e c’è bisogno di un luogo che ha osservato e contenuto la storia per dirci che ora tocca a noi”.

Annalisa Vandelli

Scrittrice e fotoreporter free lance, ha raccontato diversi Paesi tra cui Etiopia, Nicaragua, Tunisia, Guatemala, Pakistan, Territori Palestinesi, Kenya, Sahrawi, Egitto, Albania, El Salvador, Giordania, Libano, Mozambico, Eritrea. Suoi lavori sono pubblicati su Il Corriere della Sera, Rai, La Repubblica, Avvenire, L’Espresso, Huffington Post, Famiglia Cristiana, Dire e altri. Ha scritto due spettacoli teatrali e pubblicato tredici libri (alcuni tradotti in inglese e spagnolo). La sezione pontificia Migranti e Rifugiati utilizza le sue fotografie abbinandole alle parole di Papa Francesco in tema di promozione integrale della persona, soprattutto migrante. Tiene il seminario di fotogiornalismo presso l’Università di Roma 3.

Carlo Armando Manzini

Nasce musicalmente alla fine degli anni 80, leader degli Skywards, gruppo di cover rock anni 80/90 vincitori di numerosi concorsi locali. Fin dal principio si distingue per il suo carisma e per il suo carattere istrionico tanto che i suoi show sono seguitissimi da un vasto pubblico. All’età di 27 anni decide di intraprendere la carriera musicale da professionista e comincia a comporre pezzi propri e ad incidere diversi singoli e cd per alcune etichette discografiche e produttori. Dopo gli studi di musicoterapia in cui si intreccia la sua passione musicale con la sua vocazione professionale di educatore, attualmente continua a collaborare occasionalmente a diversi livelli prediligendo dimensioni artistiche come il teatro e i reading.