È stato confermato lo sciopero di due giorni da parte delle Segreterie Nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, 31 maggio e 1° giugno, per tutti gli addetti di FedEx e Tnt, compreso gli appalti. “Ciò si è reso necessario dopo due giorni di trattativa, con le aziende e dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sulle procedure di licenziamento per 361 persone e il trasferimento collettivo per 115, senza che si siano prodotti risultati apprezzabili” – affermano in una nota le Segreterie di Filt Cgil Emilia Romagna e Bologna e di Fit Csil Emilia Romagna-.

“È grave l’atteggiamento delle aziende che non hanno preso in considerazione la proposta di ritirare i licenziamenti ed i trasferimenti, ma esclusivamente offerto degli incentivi a chi accetta il licenziamento e delle non meglio specificate ricollocazioni. All’incontro presso il Ministero le Aziende non hanno fornito risposte convincenti su quanto fatto rilevare dalle Organizzazioni Sindacali, ovvero sulla stridente contraddizione tra i bilanci aziendali positivi ed i licenziamenti dei lavoratori. Come al solito si producono comunicati roboanti con il solo fine di dissuadere i lavoratori dal partecipare allo sciopero.

Davvero le Aziende pensano di svolgere il negoziato sindacale con “comunicati spot” e con incentivi per chi vuole essere licenziato o trasferito a centinaia/migliaia Km di distanza (altri licenziamenti)??? Se è cosi abbiamo risposto che per il Sindacato si parte dal lavoro, dal riconoscimento dei diritti e delle tutele, dalla professionalità dei lavoratori, dal miglioramento delle condizioni di lavoro. Riteniamo non accettabile esternalizzare le attività ed i volumi produttivi per le ragioni che abbiamo ribadito al Ministero, ovvero per cambiare una situazione che è divenuta insostenibile, in molte realtà di imprese appaltatrici non vengono rispettate le elementari regole contrattuali e si esercita il dumping sociale, i lavoratori, ricattati, sono costretti a subire ogni genere di sopruso e dove la cultura della legalità è completamente ignorata. Per queste ragioni è necessario invertire la rotta ed iniziare un processo di internalizzazione delle attività per salvaguardare i livelli occupazionali, la dignità delle persone e la qualità del servizio”, proseguono Filt Cgil e Fit Csil Emilia Romagna.

“Abbiamo condiviso la ripresa del confronto, dal 4 giugno ed una prima verifica al Mise è prevista il 7 giugno, a partire da questi temi e siamo disponibili a svolgere la trattativa, a partire dalla salvaguardia dei posti di lavoro, dal riconoscimento delle professionalità e dal superamento del modello produttivo basato sull’allungamento della filiera della logistica e della distribuzione delle merci puntando sull’internalizzazione delle attività, per fare emergere il modello produttivo virtuoso di Fedex” concludono le Segreterie Filt Cgil Emilia Romagna – Bologna e Fit Csil Emilia Romagna.

Nella giornata di domani, a sostegno della vertenza, sono previsti due presidi:

  • Modena, presso TNT, via Germania n.10, dalle ore 9 alle ore 13
  • Bologna, presso TNT, via Colombo n.59, a partire dalle ore 6