Sarà presentato sabato 26 maggio, alle ore 10 presso la Sala Grande di Villa Boschetti, “Storie di vita comuni” e rientra nell’ambito delle iniziative del progetto di comunità denominato la “Treccia delle Generazioni” promosso dall’Amministrazione Comunale e dal Centro Socio-Aggregativo “I Saggi”. L’obiettivo è stato quello di raccontare la storia di vita di grandi anziani per consegnare alla cittadinanza ed ai ragazzi spaccati di vita quotidiana del passato affinché possano integrarli con quanto studiato sui libri di storia. Una raccolta che ricostruisce, attraverso le testimonianze dei narratori, quasi un secolo di storia di San Cesario e realizzata in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Passare dall’oralità dei racconti, che spesso i grandi anziani fanno nel centro, alla scrittura per fissare quello che altrimenti è evanescente, far sì che diventi un testo, che lasci una traccia. In quest’ottica la raccolta di storie di vita del singolo diventa strumento di ricerca qualitativa per conoscere ed analizzare la soggettività di chi racconta, lo stile cognitivo, le strategie di memoria, i modelli relazionali. Il prodotto finale, un cofanetto con 12 storie autobiografiche, sarà consegnato dai biografi di comunità ai narratori presso Villa Boschetti, dove verranno lette anche alcuni brani delle storie. All’iniziativa, aperta al pubblico, saranno presenti Maria Borsari, responsabile del Centro Socio-Aggregativo “I Saggi, Francesco Zuffi, assessore alla Cultura e alla Promozione Territoriale e la docente dei corsi di scrittura autobiografica Anna Maria Pedretti.

Il progetto si è articolato in tre momenti diversi: la formazione dei biografi di comunità lo scorso autunno; la raccolta delle prime storie e rielaborazione in quaderni in questa primavera e, infine, la rielaborazione delle storie e costruzione del cofanetto con i libri. Ben 12 biografi di comunità, dopo un percorso formativo, hanno incontrato i 12 narratori, anziani di oltre 80 anni, che frequentano “I Saggi”.

Ogni testimone è stato incontrato una prima volta per verificare l’interesse e la disponibilità all’iniziativa. Tutti i narratori dicevano che nella loro vita non c’era nulla di particolare ma i biografi di comunità li hanno convinti che la loro è stata una vita speciale ed unica, raccontata anche attraverso gli album fotografici che documentano la storia della persona, lettere, scritti di vecchia data. “Un progetto dal grande impatto sul territorio – spiega l’Assessore Francesco Zuffi -. Si tratta di un percorso volto a favorire l’incontro e l’interscambio tra le diverse generazioni, facendo emergere e valorizzando esperienze e storie che sono un patrimonio della nostra comunità”

“Storie di vite comuni” è senza dubbio un progetto della comunità per la comunità: altri volontari sono stati coinvolti nell’elaborazione grafica ed impaginazione dei quaderni, oltre all’editing delle storie, mentre l’Amministrazione ha dato il suo supporto per la stampa e la divulgazione dell’iniziativa.