“Ha preso il via l’attività di ‘controllo’ del cinghiale nella nostra provincia; secondo quanto comunicato dal servizio Agricoltura e caccia della Regione in un incontro presso la sede di Reggio”, lo comunica il responsabile per l’attività venatoria di CIA – Agricoltori Italiani Francesco Zambonini, che spefica: “Ci è stata comunicata l’effettuazione di 5 interventi nel territorio dell’Atc3 Collina, con oltre 30 abbattimenti; 2 gli interventi nell’Atc4 Montagna, con risultati insoddisfacenti; in quest’area sono previsti complessivamente 7 interventi, poi si dovrà valutarne l’efficacia e prevedere eventuali interventi diversi: rotazione squadre dentro il distretto, squadre da territori extra provinciali, aggregazione di squadre presenti nei distretti”.

“Sono stati anche comunicati i dati relativi alla stagione venatoria – aggiunge – che hanno visto l’abbattimento di 1.130 capi in Atc4 e 520 in Atc3. Questo evidenzia che le battute di controllo soprattutto nel territorio montano possono e devono dare risultati più consistenti”.

“E’ stato inoltre concordato con il Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, rappresentato dal presidente Fausto Giovanelli, il Piano di controolo per il territorio dello stesso, che sarà presentato al Ministero competente per l’approvazione e l’eventuale entrata in vigore dal prossimo settembre”.

“Riteniamo di grande importanza questo Piano per tentare un controllo efficace di questo ungulato nel territorio montano, dove provoca danni all’agricoltura di grande rilievo ed accogliamo con favore l’iniziativa del Parco”.