Dopo il successo della prima edizione – ben duemila visitatori – il liceo scientifico “Aldo Moro” da lunedì 14 a giovedì 17 maggio riproporrà “La città del lettore: notti per abitare libri”, quest’anno in collaborazione con l’istituto Motti. Le iniziative che saranno proposte nella città virtuale che sarà allestita, coinvolgendo ben 400 studenti, al liceo Moro sono stati illustrare questa mattina in Provincia dalla dirigente scolastica Mariacristina Grazioli, dagli insegnanti Daniele Castellari ed Elena Vaccari e dagli studenti Pasquale Alan Cesaro, Matteo Braghiroli e Veronica Spagni del Moro e Lorenzo Guerra del Motti.

“Si tratta di un esempio particolare di interscambio formativo tra ragazzi, genitori e insegnanti, ma soprattutto del proseguimento di un grande entusiasmo da parte delle due scuole che da gennaio, per diversi pomeriggi, hanno lavorato con grande impegno per riproporre una iniziativa che è piaciuta tantissimo a noi, ma che è stata apprezzata in maniera altrettanto significativa dai reggiani”, ha esordito il professo Castellari,  deus ex machina della “Città del lettore” che quest’anno avrà, come sottotitolo, “Notti per abitare libri”. Ma che, soprattutto, vedrà impegnati – a conferma del successo e, appunto, dell’entusiasmo – ben 400 studenti contro i 140 della precedente edizione, che assicureranno ogni sera (4 e non più 3) 31 attività rispetto alle 17 di un anno fa in questa città virtuale dove lo spettatore dribblerà tra luoghi animati di poesie e narrativa, letteratura antica e moderna. “Perché la nostra città è anche teatro, ma è anche evento, incontro, conversazione, è anche pedagogia e didattica, ma soprattutto è un modo per restituire ai reggiani qualcosa che la scuola pretende di saper fare con giusto orgoglio ed è giusto che si sappia: ovvero produrre cultura, non solo accudire i ragazzi…”, ha aggiunto il professor Castellari elogiando la capacità “dei ragazzi di ‘sdivanarsi’, per dirla alla Michele Serra, e sapersi mettere in gioco”.

A fianco del Moro, quest’anno, anche l’istituto Motti, che tra l’altro con lo scientifico condivide attualmente la dirigente scolastica Mariacristina Grazioli: “Una sinergia tra due scuole di diversa natura e profilo che però hanno scoperto insieme l’arte del sapere coniugato al saper fare – ha detto – Due istituti che, ognuno mettendo la propria identità, hanno saputo costruire una rete formale realizzando una bella pagina di scuola che restituiamo al nostro territorio grazie al sostegno non solo di tutto il personale e dei Consigli d’istituto, ma anche della Provincia che è sempre stata al nostro fianco condividendo questa idea di istruzione”.

“Il Motti, in particolare, si occuperà di accoglienza, cucina e sala e, soprattutto, del Pit Stop Bar  curato dallo chef  Giuseppe Peluso e dal maitre Vincenzo Rea, che per l’occasione hanno ideato insieme ai ragazzi anche un energy-drink analcolico”, ha spiegato la professoressa Elena Vaccari sottolineando “quella che è un’esperienza altamente formativa per ragazzi, un modo diverso di far scuola che una dirigente innovativa ha saputo cogliere”.

L’entusiasmo degli studenti “per metterci in gioco e vivere la scuola anche al di là dell’orario di lezione” è stato ben espresso da Pasquale Alan Cesaro, Matteo Braghiroli e Veronica Spagni del Moro e da Lorenzo Guerra del Motti. Alla Città del lettore si accederà  da lunedì a giovedì prossimi  tra le 19.30 e le 20.30, poi i cancelli di scuola e orto botanico del liceo Moro verranno chiusi per consentire lo svolgimento, fino alle 22.30, delle varie iniziative. Giovedì 17 gran finale con concerto dell’orchestra del Moro e del coro del Motti.