Un incremento del 63% di attività sulla piattaforma chirurgica di Pavullo e, soprattutto, la sensibile riduzione dei tempi d’attesa per le diverse classi di intervento.

Sono i risultati dei primi sei mesi del progetto di potenziamento dell’attività chirurgica e ortopedica che vede l’équipe chirurgica e del blocco operatorio dell’Ospedale di Pavullo collaborare con quella di Sassuolo, al fine di far lavorare a pieno regime le sale operatorie sugli interventi programmati in regime ambulatoriale, ordinario e Day Surgery.

Tra i dati più significativi del periodo novembre 2017- marzo 2018, i tempi medi d’attesa per ciascuna classe di priorità: per interventi da effettuarsi entro 30 giorni, i pazienti a Pavullo ne aspettano soltanto 14, mentre per gli interventi da eseguirsi entro sei mesi, il tempo di attesa è al massimo di 4 mesi.

Con il mese di aprile ha preso il via anche la terza seduta aggiuntiva del progetto di potenziamento, la seconda con ricovero ordinario dopo quella in regime ambulatoriale (dove gli interventi sono raddoppiati) e che avrà cadenza quindicinale.

Migliorate anche le performance dell’ortopedia, grazie al piano aziendale di riorganizzazione del percorso chirurgico e all’acquisizione su Pavullo, a febbraio di quest’anno, di un medico ortopedico. Tutti i tempi d’attesa per gli interventi nelle tre classi di priorità (entro 30, 60 o 180 giorni) stabilite dalla legge regionale sono infatti diminuiti, a vantaggio dei cittadini dell’Appennino.

L’intero progetto ha comportato un investimento sul personale aggiuntivo (medico, infermieristico e tecnico) di oltre 700mila euro all’anno.

Sale operatorie

È in corso la gara per la ristrutturazione delle sale operatorie, già finanziata per 1milione 800mila euro. Già aggiudicata in via provvisoria, è in atto l’iter per quella definitiva che si concluderà entro metà giugno, con l’avvio dei lavori entro luglio 2018. L’obiettivo è dare continuità allo svolgimento di attività operatorie ambulatoriali e di Day Surgery ed assicurare la degenza/osservazione di un’ampia casistica di interventi (oculistici, ortopedici, chirurgici, otorinolaringoiatrici, ecc), sia durante i lavori del blocco operatorio sia, stabilmente, a seguito del rinnovamento della piattaforma operatoria.