Nel 2017 nel territorio modenese l’Avis provinciale ha sostanzialmente mantenuto, con una minima flessione, i livelli di raccolta dell’anno precedente; sono state infatti raccolte 52.051 unità di sangue ed emocomponenti contro le  52.158 del 2016  (- 107 pari allo 0,21%). Un risultato raggiunto grazie ad un forte incremento delle donazioni di sangue intero, passate dalle 33.282 del 2016 alle 34.148 del 2017 (+ 866 pari al 2,6%), a cui corrisponde però un calo delle aferesi (plasma e piastrine), passate dalle 18.876 del 2016 alle 17.903 del 2017, con un – 973 pari al 5,15%.

Aumenta di 533 unità anche il numero di donatori che risultavano essere  29.570 nel 2016  e raggiungono quota  30.123 nel 2017, dato più alto in regione. Il trend di crescita è determinato dalla somma algebrica di  2.974 nuovi associati (9,8% del totale) e da un’uscita di 2.421 soci, pari all’ 8%. Il 62% dei donatori sono uomini contro un 38% di donne. Il 32% dei donatori rientra nella fascia d’età fra i 18 e i 35 anni. Modena registra anche la più alta percentuale di donazioni in rapporto alla popolazione (7,40%), mentre rimane migliorabile il numero delle donazioni annuali per singolo donatore,  in media  1,79.

I dati dell’esercizio 2017 sono stati illustrati ai delegati delle 50 sedi della provincia nella 57esima assemblea provinciale dell’ Associazione che si è tenuta sabato 14 aprile al Centro Polivalente Culturale di Marano sul Panaro. Il presidente provinciale Cristiano Terenziani nella sua relazione ha sottolineato il grande impegno di dirigenti e donatori grazie al quale è stata  garantita la puntuale copertura delle necessità di sangue ed emocomponenti delle nostre strutture sanitarie ed è stato inoltre possibile mettere a disposizione del Centro Regionale Sangue 3.600 sacche eccedenti. Tutto ciò anche grazie ad un perfetto coordinamento con il Servizio  Trasfusionale del Policlinico, col quale si continua ad agire in sinergia operativa e di intenti come “due facce della stessa medaglia”.

“Con 50 sedi comunali  – dichiara Terenziani – l’ Avis Provinciale ha mantenuto il suo capillare radicamento territoriale che contribuisce a creare una comunità solidale in provincia e nei singoli comuni. Nel 2017 abbiamo anche siglato una convenzione con l’Avis Provinciale di Mantova per consentire ai donatori dei comuni vicini alla nostra provincia di recarsi a Carpi e Mirandola”.

Proprio con le istituzioni del territorio Avis ha consolidato anche nell’ultimo anno collaborazioni fattive. Da ricordare gli stretti rapporti esistenti con i sindaci dei comuni della provincia,  con l’Azienda  Policlinico (con la quale è stata firmata una importante convenzione), con l’ Azienda USL, con l’Università, con le Fondazioni bancarie, con  l’ Accademia Militare e con le scuole.  Di grande rilievo sono anche i postivi rapporti con le altre associazioni del dono,  mentre il 2017 ha visto l’Avis provinciale particolarmente impegnata sul versante sportivo con l’importante  accordo di collaborazione stipulato con la Federazione Pallavolo di Modena.  Un sistema in evoluzione che si appresta ad affrontare nuove sfide di solidarietà e di lavoro, in attesa dei decreti attuativi della legge sul Terzo Settore che andrà a regolare in modo organico il composito mondo del volontariato.

Gli obiettivi di raccolta che Modena dovrà raggiungere nel 2018 in base al Piano Sangue Regionale sono di circa 54.000 unità fra sangue, plasma e multicomponenti. “Un traguardo raggiungibile – conclude il presidente provinciale – se sapremo motivare ed organizzare al meglio. Per questo punteremo nel 2018 sulla promozione del dono del plasma, sul rafforzamento della nostra presenza nelle scuole e nel mondo dello sport, e sulla formazione di volontari e personale per una gestione sempre più qualificata del donatore e della sua scelta fondamentale di offrire una parte di sé per la vita degli altri”.