Con decine di appuntamenti tra seminari, presentazioni di libri, dibattiti, laboratori per studenti e spettacoli in ben 18 comuni della provincia, torna da lunedì 16 a sabato 21 aprile  “Noicontrolemafie”, il Festival della legalità promosso per l’ottavo anno dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con i Comuni. L’edizione 2018 di “Noicontrolemafie” – che si avvale della collaborazione della Corte Ospitale di Rubiera per la parte organizzativa, di Caracò per quella educational e di Radio Bruno come media partner – è stata presentata questa mattina in Provincia dal presidente Giammaria Manghi e dalla vice Ilenia Malavasi insieme al direttore scientifico di “Noicontrolemafie”, il saggista e storico dei fenomeni criminali  Antonio Nicaso, docente della Queen’s University e della St. Jerome’s University in Canada. Con loro anche la coordinatrice del festival Rosa Frammartino, i sindaci dei Comuni coinvolti nelle diverse iniziative e, in rappresentanza dei partner istituzionali della Provincia,  il presidente dell’ Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Reggio Emilia Corrado Baldini e la vicepresidente di Emilbanca Paola Pizzetti.

“I ben 18 Comuni coinvolti quest’anno a fianco della Provincia testimoniano come questo territorio sia fortemente impegnato sul fronte della legalità e come questa battaglia alle infiltrazioni malavitose continui – ha esordito il presidente Giammaria Manghi – Nel gennaio 2015 avevamo la sensazione di essere stati travolti da qualcosa che non immaginavamo, ma da subito abbiamo reagito in maniera pronta, lucida e oggettivamente anche efficace perché abbiamo incentrato la nostra risposta innanzitutto sotto il profilo  culturale: informazione, conoscenza, riflessioni e confronti sono fondamentali e il Festival della legalità, affidato anche quest’anno all’amico Antonio Nicaso, e il  luogo che produce tutto ciò”.

Destinatari principali, anche per questa edizione 2018, gli studenti di superiori e istituti comprensivi “perché partire dalle scuole è il primo passo e l’educazione civica è qualcosa di non scritto, ma di necessario per la crescita dei nostri ragazzi”. In quanto agli obiettivi, “quest’anno puntiamo a far emerge maggiormente il ruolo delle istituzioni – ha proseguito il presidente Manghi – ingiustamente rimasto un po’ sotto traccia nonostante una lunga stagione di protocolli antimafia che nessun altro territorio può vantare e la decisione, non scontata, di costituirci parte civile al processo Aemilia, che ha portato diversi amministratori pro tempore a  contrapporsi in aula a chi ha prodotto eversione chiedendo il risarcimento dei danni anche morali che le comunità hanno patito”.

E proprio al processo Aemila sarà dedicata la giornata inaugurale del Festival della legalità (lunedì ore 10, cinema Cristallo in via Ferrari Bonini) che vedrà lo stesso Nicaso, insieme al presidente Manghi e alla giornalista e saggista Angela Iantosca, dialogare con gli studenti: “Non lo abbiamo fatto prima perché l’iter giudiziario si era appena avviato, ma ora che abbiamo acquisito le motivazioni della sentenza di appello del troncone col rito abbreviato e che anche il processo ordinario si avvia a conclusione è possibile trarre le prime conclusioni – ha detto Antonio Nicaso – A partire dalla permeabilità di un tessuto economico che appare più a rischio di quello istituzionale, che ha evitato grosse infiltrazioni tanto che un solo politico è stato condannato con sentenza ribaltata in appello”.

“Anche per questo sono importanti i protocolli che si firmano qui, del resto il modello Reggio Emilia sta prendendo piede e potrebbe divenire da esempio per l’intero Paese, perché è il modello di una provincia colpita di meno, ma che ha reagito di più grazie alla lungimiranza della sua classe politica, capendo l’importanza dell’investimento preventivo, capendo che c’è una mentalità, una cultura mafiosa che va combattuta appunto sul piano culturale , non solo nelle aule dei tribunali”, ha aggiunto il direttore scientifico di “Noicontrolemafie”. Per il quale “non ci sono comparti più disonesti di altri, semplicemente ci sono persone oneste e disoneste in ogni settore: allora occorre isolare i disonesti, portare avanti i protocolli e investire nelle scuole, come ci insegnava il giudice Chinnici, perché è così che si ottengono i maggiori risultati: così e, soprattutto, rimanendo uniti perché se le mafie sono riuscite a globalizzarsi e a fare fronte comune, l’antimafia purtroppo ancora no e per questo sarà vulnerabile fino a quando non si farà rete tutti insieme senza discriminazioni ideologiche, nella consapevolezza che le battaglie di civiltà si combattono  andando oltre gli schieramenti politici”.

Particolarmente ricco, dunque, il programma allestito anche quest’anno per le scuole, “dove ormai siamo arrivati a coinvolgere due generazioni”, ha aggiunto la vicepresidente della Provincia con delega all’Istruzione Ilenia Malavasi, sottolineando  “come le iniziative siano state costruite insieme agli stessi istituti proponendo anche tanti laboratori che, dalla scrittura, al teatro e alle immagini permetteranno ai ragazzi di utilizzare i diversi linguaggi a loro disposizione”.

Per quanto riguardi i seminari, oltre a quello di lunedì significativi anche il momento di riflessione e approfondimento riservato agli enti locali di mercoledì 18 (ore 15, Sala del Consiglio provinciale) con Nicaso e Claudia Tubertini, professore associato di Diritto amministrativo all’Università di Bologna, e l’appuntamento conclusivo di sabato 21  (ore 10,30, Auditorium del Credem in via Emilia San Pietro 6) alla presenza del procuratore capo del Tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri, del capo della Polizia Franco Gabrielli, e dei comandamenti dei reparti speciali di Carabinieri (generale Pasquale Angelosanto) e Guardia di Finanza (generale Alessandro Barbera).