All’unanimità, Fabio Balzani è stato confermato segretario generale della Uiltec Emilia Romagna e Bologna. L’elezione è avvenuta nel corso del II Congresso regionale che si è svolto alla presenza del segretario generale Uiltec, Paolo Pirani e del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani. In segreteria, oltre a Balzani, entrano Stefano Fazioni e Sara Leonelli; tesoriera: Alberta Boschini.

«Come Uiltec – commenta  il segretario generale Uiltec Emilia Romagna e Bologna, Fabio Balzani – abbiamo lavorato per i rinnovi dei contratti di lavoro, facendo cadere un’impostazione di Confindustria che voleva destrutturare la stessa idea di contratto nazionale. I rinnovi dei contratti ci hanno permesso di dare una risposta concreta ai lavoratori precari oppure a termine; rilanciare la detassazione alla parte variabile dello stipendio riferito alla produttività e dare cittadinanza al welfare contrattuale nelle nostre intese».

In particolare, «in Regione Emilia Romagna e con il patrocinio dell’assessorato alle attività produttive, abbiamo costituito un tavolo sulla chimica. Tra gli obiettivi, costruire le condizioni per avviare una filiera sostenibile delle attività della chimica verde, partendo dalle biomasse prodotte nel nostro sistema agricolo. Solo così si potrà seriamente affrontare il tema della transizione sostenibile dalla chimica delle fonti fossili a quella delle rinnovabili».

Nel settore delle ceramiche, « da sempre qui il più importante – puntualizza Balzani -, va rimarcato un dualismo che vede da un lato l’aumento delle esportazioni, ma dall’altro subisce un mercato interno che ancora non decolla. Va tuttavia rilevato che alcune aziende lungimiranti, hanno cercato di utilizzare la forte crisi attraversata negli ultimi anni, non solo per riorganizzazioni, ma per fare innovazione e investimenti cercando di guardare al futuro».

Anche il tessile «da cui deriva un universale riconoscimento grazie il “made in Italy” e grazie ai numerosi marchi “blasonati”,  non è immune da forti contrasti che denotano,  ad esempio, la volontà di portare produzioni verso ad altri paesi e passaggi di proprietà in mani straniere. Il caso de La Perla fa scuola. Troppe le incertezze sul futuro».

Una nota su Enel dove, «da anni, persiste una situazione di grande confusione e instabilità che non si comprende se frutto di una azione manageriale improntata a gestire il presente, ricavando il massimo dal punto di vista finanziario, oppure di una strategia tendente a modificare il perimetro aziendale. Sta di fatto che la massiccia riduzione del personale e il progressivo “abbandono” del territorio sono gli unici obiettivi che l’azienda persegue con determinazione.  Le condizioni di lavoro stanno diventando ogni giorno sempre più insostenibili, la qualità della vita dei lavoratori prima, durante, e dopo l’orario di lavoro è sensibilmente peggiorata».

Chiudendo sull’organizzazione, la Uiltec Emilia Romagna «ha due progetti organizzativi:  per i territori di Cesena e Rimini procedere all’accorpamento dei due territori. Secondo, realizzare le condizioni per venire ad una fusione tra i territori di Bologna e Ferrara allo scopo di dare vita a due nuove aree vaste. In particolare per il capoluogo si tratta di una nuova area vasta che metta insieme la struttura regionale con quelle di Bologna e Ferrara».