“In merito al comunicato dell’Azienda Usl divulgato oggi – afferma Fp/Cgil Modena – si evidenzia la distanza tra quello che vivono i lavoratori della sanità modenese e quello che pensano ai piani alti di San Giovanni Del Cantone. Sarebbe sufficiente un giro negli uffici sottostanti il terzo piano, o nei reparti degli ospedali, per prendere coscienza delle difficoltà di utilizzo del nuovo sistema informatico e di come questo non riconosca correttamente l’orario di lavoro effettivamente svolto”.

“Se per l’azienda non c’è nessun caos e il nuovo sistema è a regime, perché i lavoratori non riescono a correggere il proprio cartellino? Perché non riescono a inserire le ferie? Perché non riescono a inserire i permessi?
Se non c’è alcun caos, perché l’azienda stessa parla di “possibili rallentamenti nel riconoscimento delle variazioni rispetto al profilo orario”? L’azienda non si nasconda dietro un dito: i “possibili rallentamenti” di cui parla possono essere superati consentendo al lavoratore di accedere alle modifiche del proprio orario di lavoro con l’apertura dei cartellini”.

“La Fp/Cgil non ha fatto nessun allarmismo, ha solo descritto la realtà dei fatti !!! I lavoratori sono stanchi e in difficoltà per una situazione di cui non hanno nessuna responsabilità.
Vorremmo tranquillizzare l’Azienda Usl che la Fp/Cgil non ha mosso alcuna accusa sulla mancata applicazione dei contratti, ma è esattamente il contrario: ovvero che si continua ad applicare un accordo sullo straordinario non più valido !!!
L’azienda contestualmente all’accordo quadro del 2017, ne applica anche un altro, disdetto da 2 anni e non più valido. Quindi, è vero o no che l’azienda applica ancora un accordo scaduto?”, conclude Fp/Cgil Modena.