“Accogliamo con interesse l’intervento di Filcams Cgil Modena, che rimarca come noi la mancanza di operatori del turismo nelle nostre zone (in Appennino principalmente, ma non solo). Il tema della formazione e della riqualificazione di chi lavora e di chi potrebbe lavorare nel settore è centrale e occorre impegnarsi per dare risposte ai lavoratori e, di conseguenza, alzare il livello della nostra offerta turistica che si sta adeguando alle necessità di un nuovo modo di fare accoglienza”.

Daniele Casolari, segretario Licom, interviene dopo la risposta di Filcams Cgil in merito all’appello lanciato dalla stessa associazione imprenditoriale riguardo la difficoltà a reperire cuochi e aiuto cuochi, camerieri e personale di sala, segretari.

“Il tema è ampio e naturalmente non si può risolvere con qualche articolo, ma va affrontato in modo sinergico – prosegue Casolari -. Dalle imprese del settore arrivano sollecitazioni proprio in ordine a una formazione adeguata e noi, attraverso l’ente di formazione di Confartigianato regionale FormArt, siamo in grado di fornire alcune risposte. Di certo è necessario sostenere chi intende riqualificarsi e chi si affaccia ora a questi lavori. C’è però un dato oggettivo, su cui possiamo intervenire ben poco, e riguarda la stagionalità di questa attività. Soprattutto in Appennino i periodi di picco sono limitati a pochi mesi e di conseguenza c’è chi preferisce spostarsi verso località che garantiscono periodi di lavoro maggiori e non sempre è facile a trovare la persona adeguata al primo tentativo”.

Il segretario Licom conclude: “Prendo a prestito le parole dette pochi giorni fa dal dirigente dell’associazione Baisi: è necessario far sì che più ragazzi e giovani decidano di intraprendere queste strade che possono garantire un futuro professionale. Lavorare nel turismo, soprattutto nel ‘nuovo’ turismo che sta prendendo piede anche sul nostro territorio, può offrire sbocchi professionali molto interessanti. Per fare solo un esempio il cameriere di oggi, e di domani, è molto diverso da quello che abbiamo conosciuto, è sempre più un esperto di cucina e dei prodotti tipici del territorio, in pratica è una persona che sa fare ‘storytelling’ dei piatti che propone”.