In data odierna, a seguito di indagini di Polizia Giudiziaria, personale del Settore Anticrimine del Commissariato di P.S di Carpi, deferiva in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, un cittadino italiano di 54 anni, resosi responsabile di “falso ideologico commesso da privato in atto pubblico”.

Nello scorso mese di ottobre, una cittadina di Carpi apprendeva, dal proprio gestore telefonico, che la propria utenza non era più utilizzabile. Non avendo richiesto alcuna sospensione del servizio telefonico, la donna si rivolgeva ad un punto vendita del proprio gestore, che la informava di una sostituzione del gestore.

Grazie ad accertamenti esperiti tramite le compagnie telefoniche, incrociando i dati con i risultati evidenziate dai sistemi di indagine interforze è emersa una inaspettata azione criminale, posta in essere da un cittadino brianzolo il quale, al fine di usufruire delle agevolazioni delle compagnie telefoniche, si era recato presso una Stazione Carabinieri in provincia di Monza ed aveva denunciato lo smarrimento dell’utenza telefonica in argomento e con la medesima denuncia aveva contattato un gestore telefonico per attivare un nuovo contratto con il predetto numero, di conseguenza, interrompendo il servizio alla legittima intestataria dell’utenza.

L’atto delittuoso è riconducibile ad una azione ritorsiva nei confronti della donna che l’indagato aveva conosciuto nel recente passato.