Con slancio leggermente ridotto, continua però la risalita del settore costruzioni. E’ quanto conferma l’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna relativa al quarto trimestre 2017.

Volume d’affari. Nonostante un lieve rallentamento della recente tendenza positiva le costruzioni emiliano-romagnole mettono a segno il terzo trimestre in positivo (+0,7 per cento), tanto che il 2017 si è chiuso con una nuova lieve crescita del volume d’affari rispetto all’anno precedente (+0,5 per cento).

Il saldo dei giudizi tra la quote delle imprese che rilevano un aumento o una riduzione del volume d’affari  rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è solo lievemente sceso a +14,5 da +15,5 punti. Nel trimestre si è indebolita la tendenza positiva del volume d’affari sia per le piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti (+0,2 per cento), sia per le grandi imprese, quelle da 50 a 500 dipendenti (+0,4 per cento). Al contrario l’andamento è divenuto più sostenuto per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+1,6 per cento).

Il Registro delle imprese. Con la più contenuta flessione dalla fine dal secondo trimestre del 2012, a fine anno 2017 le imprese attive nelle costruzioni sono risultate 66.011, quindi 968 in meno (-1,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nei due raggruppamenti principali, la riduzione è più rapida e leggermente più ampia per le imprese operanti nella costruzione di edifici (-498 unità, -2,9 per cento), ma quasi altrettanto ampia per quelle attive nei lavori di costruzione specializzati (-446 unità, -0,9 per cento), che concentrano le imprese minori.

La diminuzione è determinata soprattutto dalle ditte individuali (925 unità, -2,0 per cento), quindi dalle società di persone (-4,5 per cento, -324 unità). Queste risentono negativamente dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina l’aumento delle società di capitali (+1,7 per cento), con un ritmo non toccato dal primo trimestre 2011.