“La comunità accademica di Unimore è profondamente turbata per le ingiuriose scritte comparse stamane sui muri del Foro Boario, che offendevano la memoria del professor Marco Biagi”. Dichiara il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano a proposito delle scritte comparse stamane sui muri del Foro Boario di Modena contro il giuslavorista Marco Biagi, assassinato 16 anni fa dalle Brigate Rosse che continua:

“A nome mio personale e dell’intero Ateneo desidero far giungere alla vedova Biagi, ai figli e ad a tutti i famigliari del giuslavorista la nostra ferma condanna per un episodio che si iscrive in un clima di odio che da sempre accompagna in alcune frange, fortunatamente marginali, della società il ricordo di un intellettuale che ha servito con generosità lo Stato e che si è speso per l’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro. Evocare i fatti di 16 anni fa con disprezzo per il sacrificio del nostro docente è un atto di inciviltà. Confidiamo che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili di questo gesto indegno”.

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Il segretario provinciale del Pd modenese Davide Fava condanna così le scritte contro il giuslavorista: “Scritte indegne, non rispettose della memoria di uno studioso che, proprio a causa del suo lavoro, è stato preso di mira dal terrorismo. Il Pd modenese condanna con forza le frasi oltraggiose che, ignoti, hanno tracciato sui muri della sede della Facoltà di Economia, proprio dove il professor Biagi aveva svolto il suo lavoro di approfondimento degli studi sul mondo del lavoro, sulla sua evoluzione e sulla legislazione necessaria a sostenerne lo sviluppo, soprattutto a favore dei giovani. Auspichiamo che gli inquirenti possano, al più presto, risalire agli autori di un gesto sprezzante, che ci riporta a un drammatico clima politico che speravamo di esserci lasciati alle spalle”.

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“Chi oggi offende la memoria di Marco Biagi con scritte infami e indegne è solo un vigliacco che si nasconde dietro l’anonimato per oltraggiare un uomo coraggioso che metteva il proprio sapere al servizio della collettività. Che vengano individuati e perseguiti con assoluta durezza e fermezza. E sappiano che nessuno è disposto a seguirli: lo ripeto, il terrorismo e anche solo coloro che tentano penose emulazioni con frasi sconsiderate non hanno alcuna ragion d’essere o giustificazione, né ieri, né oggi, né mai”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo le scritte apparse oggi sui muri dell’Università di Modena.

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Anche i consiglieri regionali modenesi del Pd Giuseppe Boschini, Enrico Campedelli, Luca Sabattini e Luciana Serri condannano con fermezza le scritte contro la memoria di Marco Biagi: “Le scritte comparse sui muri di Modena che offendono la memoria del professor Marco Biagi, e di tutte le vittime del terrorismo, rappresentano un fatto di inaudita gravità e che va condannato fermamente. La morte di Biagi è una ferita ancora aperta per la città di Modena e per il Paese intero e quelle scritte sono un atto vergognoso compiuto da vigliacchi vaneggianti. Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla famiglia Biagi. 16 anni dopo la sua scomparsa, Biagi resta nella memoria dell’Italia democratica come un uomo che ha servito lo Stato, la libertà di opinione e la democrazia. A differenza di chi, nascondendosi dietro un atto così vile, non è degno di fare parte di uno Stato democratico”.

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Nell’anniversario dell’uccisione di Marco Biagi da parte delle Brigate Rosse sono state tracciate scritte farneticanti su di un muro della Facoltà di Economia di Modena.
Cgil, Cisl e Uil di Modena esprimono il proprio sdegno e la condanna per quanto avvenuto, oltre che la vicinanza alla comunità accademica di Unimore. Per parte nostra non può esservi alcuna tolleranza, né è possibile sottovalutare episodi di questa natura, i cui autori non possono restare impuniti.

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“Esprimo la mia solidarietà alla famiglia Biagi e a tutto l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia per le scritte contro Marco Biagi apparse sui muri della Facoltà di Economia proprio nel giorno dell’anniversario della morte del giuslavorista per mano dei terroristi. E’ un gesto che offende non solo la famiglia e l’Università ma tutta la comunità, in particolare coloro che hanno avuto  modo di apprezzare l’opera di uno studioso di grande valore”. Così il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli.

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“Marco Biagi era un uomo libero che voleva dare risposte e tutele ai lavoratori. Le scritte comparse sui muri della facoltà di Economia offendono lui e la sua memoria e insieme tutta la città, libera e democratica”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, interviene per esprimere la propria vicinanza alla famiglia del professore e condannare le scritte infamanti comparse nel giorno del sedicesimo anniversario della sua morte: “È stato un gesto violento e vigliacco e mi auguro che le indagini in corso trovino presto i responsabili”.

Al commento del sindaco di Modena si associa l’assessore al Lavoro Andrea Bosi che esprime il proprio disgusto per scritte che sono “indegne, vergognose e inaccettabili”.

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“Uno spettacolo indegno per Modena, la mano infame e vile che ha offeso la figura del professor Biagi nel giorno del ricordo, e che al tempo stesso ha offeso tutta la città.” Queste le parole di Confesercenti Modena di fronte alle scritte apparse sui muri della facoltà di Economia intitolata al giuslavorista bolognese.