L’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese e l’Azienda Usl di Modena hanno illustrato i contenuti dell’innovativo protocollo, indicato dalla Regione Emilia-Romagna come buona pratica, siglato per verificare i siti industriali con coperture contenenti amianto, intensificare e coordinare i controlli presso le aziende. All’incontro con la stampa hanno partecipato il Dr. Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Modena, il sindaco Francesco Tosi e l’assessore all’ambiente Riccardo Amici.

Nel 2016 il Comune di Fiorano Modenese ha effettuato, con l’ausilio di droni e di immagini satellitari, la mappatura e il censimento delle coperture in materiali contenenti amianto (MCA) presenti nel territorio (858.620 mq, più di 300.000 mq nel frattempo già bonificati), proseguito con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, comunicazioni con le aziende sulle corrette modalità di conservazione e smaltimento e la concessione di contributi per lo smaltimento di coperture in Mca su residenze private.

L’accordo triennale di collaborazione con l’Ausl ha lo scopo di verificare i siti industriali significativi, intensificando i controlli presso le aziende sulla base di una mappa di rischio che evidenzi le priorità di indagine per vicinanza a zone residenziali, per estensione della copertura in Mca, per presenza di siti dismessi, per eventuali segnalazioni.

Il protocollo d’intesa prevede di mantenere prevalentemente in capo ai servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica le funzioni di formazione del personale individuato dal Comune, la normativa e la vigilanza in tema di amianto, la vigilanza sul territorio attraverso un numero di controlli pari a circa il 10% del totale di aziende interessate dalla presenza di amianto nelle proprie coperture, per un ammontare di circa 20 sopralluoghi all’anno.

In capo all’Ufficio Ambiente comunale resta la definizione di un set di aziende sulle quali effettuare i sopralluoghi, secondo i seguenti criteri di “pericolosità”: vicinanza a utenze sensibili (scuole, realtà residenziali); estensione delle superfici coperte; presenza di siti industriali dismessi; segnalazioni da parte di cittadini.

“Esprimo viva soddisfazione per la concreta disponibilità dell’Azienda USL di Modena – scrive il sindaco Francesco Tosi – che ci consente di rendere efficace il nostro progetto e fargli fare un passo avanti significativo. L’accordo di collaborazione siglato per monitorare le aziende con coperture in cemento-amianto che, nonostante questo, non hanno risposto alle nostre lettere, è un bell’esempio di sinergia tra diversi enti pubblici per dare seguito alle ricerche e agli studi effettuati. Ringrazio le imprese che hanno, con senso responsabilità, bonificato negli ultimi anni oltre 300.000 mq di coperture, quasi un terzo del totale presente sul territorio comunale, e le associazioni di categoria che stanno collaborando con noi in questo importante progetto”.

L’assessore Riccardo Amici precisa: “Purtroppo a volta capita che queste ricerche, una volta concluse, restino a riempirsi di polvere nei cassetti. Affinché non succeda, terminata la mappatura e tentato il coinvolgimento della responsabilità dei privati, ora procediamo concretamente ai controlli e, se purtroppo necessario, alle sanzioni e alle ordinanze per liberare tutto il comune dalla presenza di cemento-amianto, potenzialmente pericoloso per la salute di cittadini”.

“Ridurre i rischi da inalazione da amianto rappresenta un obiettivo importante di Sanità Pubblica – osserva il dottor Davide Ferrari -: il protocollo che l’Azienda USL di Modena ha siglato insieme al Comune di Fiorano è un passo innovativo in questa direzione, volto a individuare con precisione le possibili fonti di inquinamento, assicurare il rispetto delle normative vigenti, vigilare sul territorio per controllare lo stato delle coperture, in vista di un progressivo smaltimento.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica aziendale assicurerà dunque le funzioni di formazione del personale, rendendosi disponibile a partecipare ai sopralluoghi quando ve ne sia necessità, per una valutazione tempestiva e corretta dello stato di conservazione delle coperture e la prevenzione di eventuali rischi per i cittadini e l’ambiente”.