Una serata dedicata alla montagna, e anche alla solidarietà, è in programma stasera, mercoledì 28 febbraio, organizzata dall’Assessorato allo sport di San Martino in Rio. L’appuntamento è alle ore 21 nella Sala d’Aragona, in Rocca Estense. Si tratta di un incontro e conversazione con Fabrizio Silvetti, alpinista di Castelnovo Monti che ha raggiunto tre vette oltre gli 8000 metri in Nepal, Tibet e Pakistan, e che ha legato queste sue imprese ad attività di sostegno per le popolazioni locali. “Manaslu project: dalla montagna all’anima” è il titolo dell’iniziativa in programma a San Martino.

Un titolo che riconduce alla dimensione con cui Silvetti ha sempre inteso e vissuto queste sue ascese, effettuate ogni volta senza ossigeno e senza l’ausilio di portatori, non tanto come sfide alla montagna ma come figlie di un rapporto profondo, intimo e innato, tra lui e l’ambiente, tra lui e le rocce (peraltro è anche geologo), un percorso iniziato alle pendici della Pietra di Bismantova e arrivato fino all’Himalaya. La montagna intesa quindi come uno stato d’animo, una dimensione dell’anima. Che comunque lo ha portato a traguardi straordinari.

L’ultima ascesa oltre gli 8000 metri è avvenuta lo scorso ottobre, quando Silvetti ha raggiunto la vetta del Manaslu, a 8163 metri, dopo che era arrivato sulla cima del Shisha Pangma nel 2013 e sul Gasherbrum, insieme all’altro alpinista dell’Appennino reggiano Samuele Sentieri, nel 2011.

Il progetto alpinistico di Silvetti è associato a quello solidaristico: nel caso dell’ascesa al Manaslu la raccolta di fondi per sostenere l’iniziativa Damar di Ngima Sherpa, che prevede la ricostruzione di scuole e presidi medici nell’area del Damar, in Nepal, dopo il gravissimo terremoto del 2015.

Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio sport al numero 0522 636724.