Il Consiglio provinciale ha adottato giovedì scorso, con 10 voti favorevoli ed un astenuto e l’immediata esecutività, la variante specifica al Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). “Si tratta di una variante che segue un percorso accelerato, ai sensi della Legge regionale 20/2000, i cui contenuti prevalenti riguardano l’aggiornamento e l’adeguamento, grafico e normativo, alle sopravvenute disposizioni legislative, statali e regionali – ha illustrato in aula il consigliere delegato alla Pianificazione territoriale Alessio Mammi – E’, dunque, una variante di “manutenzione”, che non riguarda i contenuti strategici e gli obiettivi del Ptcp 2010, recependo le previsioni di piani sovraordinati, intervenendo sulla semplificazione normativa, sulla correzione di errori materiali e su previsioni aventi effetti solo su limitati ambiti del territorio provinciale”.

La scelta di tale procedura semplificata fonda le proprie ragioni in un particolare contesto istituzionale di transizione, determinato prima dalla Legge 56/2014 e proseguito poi con la Legge regionale 13/2015 di riordino istituzionale che ha ridefinito le competenze su materie prima delegate alle Province mantenendo le competenze della normativa del 2000 in attesa dell’emanazione della nuova legge urbanistica regionale, recentemente approvata. Ciò ha imposto una rivisitazione complessiva dell’apparato normativo del Ptcp per aggiornarlo alla nuova articolazione delle competenze.

“Dopo le prime fasi di ascolto e di copianificazione con i Comuni, avviate nell’autunno 2016, la vera e propria consultazione preliminare è avvenuta a seguito dell’approvazione del progetto di variante specifica, con decreto del presidente della Provincia del 5 settembre 2017, ricevendo contributi utili al miglioramento degli elaborati di variante al Ptcp”, ha concluso Mammi.

Nel ringraziare il Servizio Pianificazione territoriale che ha curato l’elaborazione della variante con risorse esclusivamente interne, il presidente Giammaria Manghi, ha infine sottolineato “che si mette a disposizione dei Comuni un quadro conoscitivo aggiornato su diverse tematiche territoriali – rischio idraulico, linee elettriche, stabilimenti a rischio di incidente rilevante eccetera – ed uno strumento normativo più snello e chiaro: in questo modo sarà così possibile affrontare in modo adeguato la nuova fase pianificatoria, prevista dalla legge urbanistica regionale entrata in vigore il primo gennaio scorso con un piano aggiornato”.

La Variante specifica 2016 adottata dal Consiglio provinciale sarà depositata in originale cartaceo presso il Servizio Pianificazione territoriale a partire dal 7 marzo (data di pubblicazione dell’avviso di adozione sul Bollettino Ufficiale della Regione E.R.) fino al 6 aprile 2018, ed è consultabile anche sul sito web della Provincia. Entro il 6 aprile chiunque può prenderne visione e formulare osservazioni e proposte.