Si moltiplicano, anche in Emilia-Romagna, gli episodi di violenza contro gli insegnanti. Tre casi a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro nell’ultima settimana.
In una scuola media del piacentino uno studente  ha colpito ripetutamente ad un braccio  una docente che lo aveva rimproverato costringendola a ricorrere alle cure del  pronto soccorso. In un’altra scuola media del piacentino una docente è stata sottoposta ad  angherie ed offese da un gruppo di suoi alunni.  Infine, in un’altra scuola media, questa volta ubicata nella vallata del Savio, nel Cesenate, uno studente ha sferrato un pugno sul naso ad una professoressa, che anche in questo caso è stata medicata al pronto soccorso.

“Il fenomeno del bullismo, del cyberbullismo, e della violenza dentro le mura scolastiche è  sempre più diffuso in Emilia-Romagna è  interessa fasce di studenti sempre più giovani, minorenni soprattutto”: nota Tullia Bevilacqua, segretario generale regionale Ugl Emilia-Romagna.

“C’è chi mette in relazione questi episodi di  bullismo ad un generico ‘malessere sociale’ o fragilità emotiva di chi se ne fa artefice predisponendosi al perdono. In realtà, come ci ricordano le leggi ed anche le forze dell’ordine non è vero che i bullo è un ragazzo insicuro,  o con una bassa autostima. E’ vero il contrario: lo studente violento quasi sempre ha un’autostima al di sopra della media dei suoi coetanei e, se viene giustificato nei suoi atti di forza e prepotenza,  si convincerà che l’unico modo per affermarsi nella vita sarà  quello di prevaricare il prossimo comportandosi in modo aggressivo”: commenta il segretario generale regionale Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

La sindacalista Ugl evidenzia che mentre si assiste ad un continuo “svilimento del ruolo professionale degli insegnanti” aggiunge che: “Mentre  in Emilia Romagna si fanno dei corsi di formazione dedicati agli insegnanti per gestire i comportamenti problematici degli alunni, è più che necessario rovesciare il punto di vista adottando provvedimenti che limitino questa esplosione di violenza all’interno delle classi.

“Negli episodi registrati in Emilia-Romagna nell’ultima settimana i ragazzini protagonisti di episodi di bullismo sono stati sospesi per alcuni giorni o  segnalati ai servizi sociali dei Comuni  di residenza.  Misure non sempre sufficienti per stroncare il fenomeno. E’ necessario interessare in maniera organica del fenomeno l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna che potrebbe riunire attorno allo stesso tavolo i principali soggetti del mondo della scuola della nostra regione , sindacati degli insegnanti inclusi, e assieme alle istituzioni locali avviare una fase di studio e di elaborazione di nuove soluzioni che possano far luce sul problema e tutelare le vittime, professori e studenti che subiscono angherie in egual modo”: conclude il segretario generale regionale Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.