Nella giornata di lunedì 12 febbraio, la Polizia di Stato di Bologna ha arrestato un trentacinquenne albanese (R.H.) e sequestrato 105 kg di marijuana. L’attività repressiva della Squadra Mobile nei confronti dei diversi livelli del traffico e commercio di sostanze stupefacenti che operano nel capoluogo di Regione prosegue. Dopo aver disarticolato con l’operazione “Rexton” un sodalizio criminale internazionale composto da trafficanti albanesi e marocchini che gestivano e distribuivano hashish e cocaina in Emilia Romagna e nel Lazio e successivamente smantellato un’importante rete di spaccio di cocaina in città nell’ambito della Bologna “bene”, questa volta gli investigatori si sono concentrati sul flusso di droga destinata alle piazze dello spaccio di strada, in particolare Piazza Verdi e Montagnola.

La 4^ Sezione Contrasto al Crimine diffuso della Squadra Mobile di Bologna, dopo aver analizzato e vagliato diverse notizie riguardanti un soggetto albanese fornitore di grosse quantità di marijuana destinata sia alla vendita ad intermediari che al dettaglio, ha organizzato una serie di servizi di appostamento e osservazione che hanno portato all’individuazione dell’uomo in un appartamento di via Pizzardi.

L’albanese, accorto e diffidente, ha provato diverse volte a depistare eventuali interventi delle Forze dell’Ordine cambiando continuamente strada, prolungando l’attesa degli investigatori, che hanno dovuto aspettare il momento migliore per intervenire. L’uomo, ha aperto con il telecomando una macchina parcheggiata in via Pizzardi e ha prelevato dalla stessa un altro paio di chiavi appartenenti ad una macchina posteggiata un centinaio di metri più avanti e, in quell’esatto momento, sono intervenuti gli operatori della Squadra Mobile che avvicinatisi alla macchina hanno percepito l’inconfondibile e fortissimo odore di marijuana proveniente dal vano bagagli dove imballati in diversi involucri più o meno voluminosi sono stati rinvenuti 105 kg della sostanza stupefacente.

La perquisizione, proseguita nella dimora dell’albanese, ha consentito il sequestro di 5400 euro in contanti, frutto dell’attività illecita nonché di diverso materiale per pesare e confezionare lo stupefacente. R.H., è stato successivamente condotto in carcere.